Non siamo sulla stessa barca! Casomai siamo nella stessa tempesta ma con barche differenti

Siamo sulla stessa barca lo accetto solo che mi venga detto dal Papa o da qualsiasi altro capo spirituale mondiale (che ancora non ho sentito pronunciarsi).

Siamo sulla stessa barca mi spiace non lo accetto da Lei Presidente Mattarella perchè sicuramente, oltre al comune problema di parrucchiere, non so quale altra difficoltà, paragonabile alle nostre, Lei possa avere.

Siamo sulla stessa barca non lo accetto neanche da Lei presidente Conte perchè, con tutto rispetto della situazione unica in cui si trova, mi piacerebbe avere un timoniere un po’ più deciso, risoluto.

Ho due proposte per uscire da questa tempesta, due #appuntiperildopo.

Presidente Mattarella: sciolga le Camere, li mandi tutti a casa, dia un buon segno agli italiani che sono senza lavoro causa restrizioni. Circa mille tra deputati e senatori (e poi tutto il resto di sottosegretari, esperti, membri di commissioni e via dicendo) sono senza lavoro in questo periodo quindi li mandi a casa così cominciamo anche a risparmiare qualche soldino e Lei comincia a riprendere in mano la situazione.

Presidente Conte: pochi annunci ma chiari. Inviti a collaborare con lei, una volta rimasto solo: un padre e una madre (con figli) qualsiasi dell’Italia e si faccia consigliare da loro su quali sono le priorità per uscire da questa tempesta, pur se da barche differenti; una maestra di scuola paritaria che Le spieghi il bene che sono per l’Italia queste realtà; una maestra di scuola pubblica che Le ricordi come sopravvivono le nostre scuole; un titolare di partita iva che Le spieghi perchè deve togliere la burocrazia di mezzo; un medico di corsia che Le spieghi come e dove investire nella Sanità; un camionista che Le spieghi come sono ridotte le strade in Italia…e per ora mi fermo qua, non vorrei che mi chiamasse come suo vice.

Con affetto