Cambiare il proprio stile di vita per apprezzare quello che si ha e che diamo per scontato

Sto leggendo, come tanti di noi, il decreto del Presidente del consiglio dei Ministri sull’emergenza Corona Virus e il suo lungo e dettagliato elenco di divieti e chiusure.

Chiuse le scuole fino al 15 marzo (sarà così oppure è come per i ritardi dei treni che ti aggiornano strada facendo…), vietati congressi, meeting, eventi speciali dove non sia possibile mantenere la distanza di un metro, e poi il consiglio di salutarsi senza strette di mano, senza baci e abbracci e via dicendo.

Cambiare il proprio stile di vita per un po’ di tempo deve insegnarci ad apprezzare, e valorizzare, quello che già si ha nel normale stile di vita e che troppo spesso diamo per scontato

Quando per 24 giorni rimasi bloccato con una spalla per una lussazione, ho apprezzato e rivalutato tantissimo quello che si riesce a fare con due mani, come ad esempio mettersi da soli i calzini.

Questo sarà un tempo dove potremo gustare la bellezza del ricordo degli abbracci, delle vigorose strette di mano, dei bacetti di saluto riscoprendo magari la potenza dello sguardo o inventando nuove forme di saluto (qualcuno già comincia a salutarsi dandosi un colpetto con l’interno del piede).

Questo sarà un tempo dove anche i nostri figli, vedrete, se ben informati ed educati arriveranno a rivalorizzare e rivalutare la grande fortuna e importanza di avere una scuola dove poter andare tutti i giorni.

Io non so ovviamente leggere i segni dei tempi ma provo ad osservarli e mi sembra che in questo momento, come genitori, come educatori, come cittadini attivi, siamo chiamati a una doppia responsabilità: rispettare le indicazioni che ci vengono date e trovare, nella sosta momentanea del nostro abituale stile di vita, qualcosa di bello, di nuovo, di originale e di sensato.

Buona quarantena a tutti.