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“Vietato lamentarsi” ma soprattutto è obbligatorio ascoltare la propria voce interiore

Restiamo ancora una volta sul tema “cambiamento di vita e di lavoro” (sarà perché sento un’altra svolta vicina nel 2018) e oggi vi consiglio questo libro: “Vietato lamentarsi. Agisci per cambiare in meglio la tua vita e quella degli altri”. Autore Salvo Noè – edizioni San Paolo.

La prima parte del libro è impostata sul perchè si ha spesso l’abitudine a lamentarsi ed è la parte che mi è piaciuta meno, forse perchè sono uno che si lamenta poco e quindi non ho “la faccia da lamento”.

Ho apprezzato molto la seconda parte del libro coi tanti anche consigli pratici, motivazionali che ho potuto anche riscontrare nella mia vita passata e in quella presente: spero quindi di poterli utilizzare per quella futura.

L’autore invita spesso ad ascoltare la voce interiore, ad assecondarla, a vivere tutte le emozioni.

“Prova a dare cittadinanza alle tue emozioni, accoglile e rispettale. Se sei arrabbiato, sii arrabbiato. Se dentro di te c’è rabbia e invece sorridi, diventi falso. Non c’è nulla di male nell’essere arrabbiati. Esprimi la tua rabbia e liberati”. Mi sono venute in mente le parole di Vasco Rossi: “Ho fatto un patto con le mie emozioni, le lascio vivere e loro non mi fanno fuori”.

Lasciando perdere Vasco, Salvo Noè invita, sempre anche tenendo lo sguardo rivolto a Dio,(“entusiasmo dal greco “en”, dentro, e “theos”, dio. Il dio dentro. L’entusiasmo non è uno stato d’animo la il divino che è in noi) ad ascoltarsi interiormente per quello che si è e si vuole diventare:

“Se vuoi essere un artista, sii un artista. Avrai una difficoltà in più, ma hai scelto tu la tua strada. Puoi seguire il desiderio dei tuoi genitori e diventare un grande ingegnere e guadagnare tanti soldi, ma non ti sentirai mai realizzato. La cosa più brutta che può accadere è sentirsi prigionieri del desiderio altrui”.

Mi è tornato in mente il mio passato, i miei studi in Lettere Moderne contro tutti e contro tutto, e poi ho pensato a quelle persone schiave del datore di lavoro, che non hanno il coraggio di cambiare oppure a quelle che stanno vivendo la vita del proprio coniuge e non la propria: coraggio!

Tantissimi anche, sempre in questa direzione positiva, sono i consigli che vengono dati ai datori di lavoro per aiutare le proprie aziende a diventare luoghi dove non solo si guadagna qualcosina in più ma soprattutto si sta meglio

“Sono entrato in ambienti di lavoro dove erano presenti facce tristi, arrabbiate e un clima di forte conflittualità”

E allora, cari imprenditori, aiutateci anche sul lavoro a ritrovare l’entusiasmo. 

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