cultura

A Novate Milanese vi è l’accoglienza diffusa

TAVOLO PER L’ACCOGLIENZA – Sono ormai sei anni che a Novate si è costituito il Tavolo per l’Accoglienza. Una rete di solidarietà per far fronte al fenomeno crescente dei migranti e dei profughi. Dobbiamo prendere coscienza che siamo una sola umanità, fatta di tanti volti, storie, tradizioni, differenze relative, ma pur sempre la stessa umanità sulla terra che ci ospita. Nessuno è padrone. Nessuno può dire “prima noi” perché nessuno accoglie senza nel contempo essere a sua volta accolto per un verso o per l’altro. Se c’é un atteggiamento di solidale apertura, che si nutre di umanità e di civiltà, ogni riserva viene meno.

La disperazione umana non ha confini, nazionalità, razza e i popoli sono una sola famiglia.

A farci paura dovrebbe essere un mondo egoista e senza pietà. Allora prima ancora del semplice accogliere, è fondamentale creare una cultura dell’accoglienza.

“Accogliere non è trovare un alloggio da qualche parte. E’ fare spazio nelle nostre vite, metterci in gioco, cambiare le nostre abitudini, lasciarci rinnovare”.

Accogliere non vuol dire “prendiamo tutti”. Ma “accogliamo con prudenza”, cioè tutti coloro che possiamo accogliere. Accogliere significa “integrare”, che non vuol dire assimilare, ma é rendere parte attiva, corresponsabile. Questa è la cosa più difficile da fare perché se i migranti e i profughi non si integrano, vengono ghettizzati con le conseguenze che conosciamo. Per questo è importante una accoglienza “diffusa”, come stiamo facendo a Novate.

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