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A Castelvetere (AV) si festeggia il Miracolo della Neve

Castelvetere sul Calore, fino al 1950 Castelvetere di Calore, sorge a 750 m s.l.m. alle pendici del monte Tuoro, alto 1424 metri. A valle è percorso, invece, dal fiume Calore Irpino. Il suo territorio è di 17,17 km² e conta 1569 abitanti circa ed è situato in provincia di Avellino in Campania.

Ogni anno il 28 Aprile a Castelvetere è gran festa. In questo giorno si festeggia il miracolo della neve. La storia è simile a tante altre ma il modo di ricordare l’evento al mondo intero è certamente unico.

Si parte più di due settimane prima della Festa con la sentita e partecipata raccolta della legna, preliminare all’accensione dei forni che verranno utilizzati per cuocere solo e soltanto i tortani, ‘o ppane ‘da Madonna, benedetto nel pomeriggio del 27 aprile.
A partire da poco prima della metà del mese, la preparazione di oltre 50.000 forme di pane – previste anche per celiaci – passa sotto le amorevoli cure delle donne del posto, colonne portanti del rito e persone dedite al lavoro. Tutto ciò avviene in uno stanzone appositamente adibito, ma soprattutto donato alla devota comunità, secondo la tradizione, proprio dalla Madonna delle Grazie con sottofondi musicali dedicati alla Vergine.

Successivamente alla preparazione dei tortani, a seguire, il 25 aprile, si tiene la storica raccolta dei gigli, una tradizione che fa da apripista alla cerimonia di vestizione delle bambine, ultimata nei dettagli finali solo il giorno della Festa.
Concretamente, dopo che il 27 aprile la statua viene portata tra i fedeli in visibilio, le giovani, durante la celebrazione del 28 aprile, indossano vestiti su cui viene cucito dell’oro, “oro della Madonna”. Il metallo prezioso è solennemente prestato da amici e parenti delle dispensatrici stesse, in nome della fortissima devozione per la Vergine.
In effetti, uno degli aspetti maggiormente caratteristici della Festa è proprio il fatto che ad agire da “dispensatrici” (spunziatrici) dei tortani appena benedetti sono queste giovani protagoniste, solitamente di età compresa tra i 7 e i 12 anni. Esse sfilano ogni anno lungo le vie del paese, appunto indossando i loro vestiti adornati d’oro.

Dispensati i tortani nel cuore del paese, ventiquattro ore dopo, le spunziatrici raggiungono – stavolta di concerto con ragazze e donne non sposate – le zone maggiormente periferiche e quelle di campagna con il fine di ultimare la distribuzione, portando con sé ceste più grandi e presentandosi abbigliate in maniera più semplice, senza oro.
Sia nel primo che nel secondo giorno, le spunziatrici sono accompagnate dal loro padrino (munito di bastone), mentre sono presenti solo il primo giorno i carabinieri.

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