“Buonanotte” di Ernia è una bellissima canzone sul post aborto visto dal Padre
Quando ero un giovane combattente pro life (adesso sono diversamente combattente prolife) usavo, con meraviglia dell’uditorio, una canzone degli Articolo31 per introdurmi a parlare del tema della vita nascente, della scelta prolife e quindi del no all’aborto.
L’amica Maria Luisa, ancora giovane combattente pro life, che avete conosciuto anche in questa mia intervista, mi segnala con entusiasmo questa canzone sul post aborto evidenziandomi che “dice quello che diciamo noi da tempo e soprattutto lo dice dalla parte del padre, di come di notte sogna la figlia e la va a trovare nel sogno. E’ una canzone che tocca tutti i nostri temi, è veritiera, perchè sono lui e la ragazza che decidono di abortire, e poi parla del giudizio della gente quando la porta in ospedale e poi dell’abbandono delle istituzioni.”
Il cantante è Ernia e la canzone la seguente:
Abbiamo anche sentito a tal proposito Chiara Nardi, presidente del Centro di Aiuto alla Vita di Roma-Talenti, psicologa che si occupa proprio del post aborto, che ci ha detto “Bella questa canzone…veramente mi piace, mi piace perché è proprio il racconto di tutta l’esperienza. È bello perché è una persona che può donare una nuova visione di esperienze vissute a tanti giovani. E’ bella e anche dolce, la dolcezza non è una cosa che questi giovani cantanti rap hanno nella loro modalità di trasmettere e invece in queste parole c’è l’esperienza cruda e la dolcezza. Sicuramente Ernia è a favore dell aborto però non avrebbe fatto questa canzone se non fosse stato scosso dalla esperienza, un conto è essere a favore “idealmente” un conto è vivere l’esperienza”.
Anche me la canzone è piaciuta molto, e invito a scorrerla anche nel suo testo che riporto qui sotto e sicuramente, se fossi giovane, la userei in una delle mie testimonianze e quindi ne consiglio l’utilizzo a chi di dovere. Vi voglio sottolineare altri piccoli ma importanti aspetti. Il primo è che a conferma del fatto che tutto quello che dice in questa canzone gli è capitato veramente, il cantante nel video ufficiale che ho postato qui sopra, mette, dietro l’intreccio di mani con la propria donna, le immagini dell’ecografia che ben evidenziano la presenza di un bambino o bambina. Non è da poco questo “sfondo” anche perché, come sentite dalle sue ultime parole, dopo aver chiesto “perdono”, dice che in caso fosse stata femmina l’avrebbe chiamata Sveva.
Notate un’ultima cosa: dice sempre mamma rivolgendosi alla sua fidanzata/compagna. Mamma, ripetuto dolcemente tante volte….
Carissimo Ernia, non ti voglio fare la morale ma ringraziarti perché in questi tre minuti sei riuscito, magistralmente, a condensare decenni di parole ascoltate nei nostri Centri di Aiuto alla vita. Sono sicuro che tuo figlio/a ti abbia perdonato (tu chiediglielo sempre il perdono) e sono grato che questa brutta esperienza ti ha aiutato a maturare, come dici tu stesso, una decisione diversa per il futuro: spero che questo messaggio arrivi pure alle centinaia di migliaia di persone che sono tue fans ai quali, da oggi, mi aggiungo anche io.
ERNIA – TESTO CANZONE BUONANOTTE
C’era silenzio in auto mentre guidavo per l’ospedale
Era la terza volta che accompagnavo tua madre
Era giugno, clima mite, visite di controllo
E a quel punto dell’iter non c’era rimasto molto da commentare
Vedi, io stavo fuori già dall’arrivo
Aveva un che di punitivo, tipo messo in castigo
Ma nelle sale d’attesa ho capito
Temono che l’uomo possa fare pressione di qualche tipo
La mamma si è ripresa dopo un po’ nonostante
Questo sia uno di quei fatti che fa l’anima pesante
E in genere il dolore passa, serve pazienza
Ma alcuni vengon colpiti con molta meno clemenza di altri
Quando non sei nato, celavo i sentimenti
È così che mi hanno educato
E se tu li conoscessi, pure i nonni sono freddi
A volte sembriamo formali pure con gli affetti
Comunque ti ho sognato, ma non ti ho dato un volto preciso
Perché non ti ho conosciuto, giusto questo preciso
Eppure ti ho immaginato, eri bello nel mio pensiero
Qualcosa di leggero, libellule sul sentiero
Mi chiedevi della vita, beh, la vita è una condanna
O almeno così sembra se hai il vizio di raccontarla
Ti levano la gioia giusto fuori dalla pancia
Dopo corre tutta quanta una vita per riacciuffarla
Mi sveglierò domani e tu non ci sarai
Ma quando cerchi me e cerco te
Tu lo sai, dove potrai trovarmi
Nei miei sogni che poi
È lì che vedo te e vedi me, come vuoi
Non so esser così forte
Tu falle far la buonanotte
L’altra sera c’era un vecchio ad un programma serale
Inveiva contro casi come il nostro indi per cui
Avrei stretto la mia mano sulla sua giugulare
Per dirgli, “È facile ingrassare, facendo la morale alla morale altrui”
Ora, tornando a prima
Ti avrei chiamato Sveva fossi stata bambina
Perché ha il sapore di casa e sa’ di quello che siamo
E sa che soffia il vento e scende ancora neve quando noi arriviamo
C’è chi nei figli cerca un suo completamento
È come cercare fuori ciò che non trova al di dentro
Non fraintendermi, non voglio finir solo ma nemmeno
Trovarmi a un certo punto dire, “Amo perché devo”
Mi hai dato un bel mal di testa
La paura di sbagliare sai, paralizza la scelta
Perdonami davvero, ma se abbiamo preso questa
È stato anche per non doverci ritrovare ostaggi della stessa
Certe notti invento storie da dire
Per distrarla, perché mamma ha certi crolli d’umore
Se dovessi ritrovarmi a prendere una decisione
Lo terrei perché non vorrei rivederla soffrire
Ma quando dormo puoi parlarmi dei sogni
Chiudermi di noi se hai dei dubbi irrisolti
Ti dirò di ciò che è stato e che sarà
Ora fai la buonanotte, dormi nei pensieri di papà
Mi sveglierò domani e tu non ci sarai
Ma quando cerchi me e cerco te
Tu lo sai, dove potrai trovarmi
Nei miei sogni che poi
È lì che vedo te e vedi me, come vuoi
Non so esser così forte
Tu falle far la buonanotte