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Maria ed Elisabetta: mettersi a disposizione di Dio servendo gli uomini

Il Vangelo ci parla con pochissime parole di un viaggio verso i monti della Giudea. Vorrei che ci soffermassimo su questo aspetto. Sapete che cosa potesse significare in una società arcaica il fatto che una giovane ragazza si mettesse in viaggio per andare molto lontano? Si trattava di una missione impossibile. Eppure, si è realizzata. Non sappiamo come siano state superate le difficoltà, ciò che conta è che Maria ha sentito il bisogno imperioso di visitare la sua lontana parente Elisabetta, non per fare due chiacchiere da bar, ma per aiutarla nella sua gravidanza avuta in tarda età e, perciò, bisognosa di cure più attente.

Inoltre, devono condividere la gioia per il grande dono ricevuto da Dio. Infatti, entrambe le donne sono state chiamate, anche se in misura diversa, a collaborare al piano della salvezza. La venuta di Gesù genera gioia, fin dal grembo materno. Questo secondo aspetto genererà la lode a Dio per il suo intervento, lode che noi abbiamo nell’Ave Maria di Elisabetta e nel Magnificat di Maria.

Anche noi non dobbiamo mai dimenticare qual è la sorgente vera della nostra gioia. Ma è il primo aspetto che merita di essere sottolineato, perché rischia di passare sotto silenzio. Maria si è messa a disposizione di Dio, con il suo atto di affidamento: “si faccia di me secondo la tua parola”.

Il viaggio di Maria e la sua permanenza di tre mesi presso Elisabetta, mostrano che la disponibilità verso Dio diventa servizio verso le persone, anche in situazioni difficili e anche a costo di dovere vincere vecchie regole sociali. Noi possiamo qui pensare a quante scuse accampiamo, quando rimandiamo i nostri compiti di servizio e ci lasciamo fermare da ostacoli che, per quanto importanti, non sono invincibili. Il servizio fraterno, svolto tenacemente, è l’identità vera del credente. La celebrazione del Natale è autentica se esprime questa rinnovata decisione di agire per amore. Ovviamente il discorso si può approfondire nella direzione dell’umanità di Dio, della dignità della donna, della protezione della maternità, della sacralità della vita, del valore della famiglia. Buona domenica !

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