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Un Dio in direzione ‘ostinata e contraria’ (F. De André) alla nostra!

La Buona Novella – Introduzione al Vangelo della Domenica – DOMENICA IN ALBIS – o della DIVINA MISERICORDIA / B- Giovanni 20,19-31

Un Dio in direzione ‘ostinata e contraria’ (F. De André) alla nostra!

E perché non viviamo più per noi stessi ma per lui che è morto e risorto per noi, ha mandato, o Padre, lo Spirito Santo, primo dono ai credenti, a perfezionare la sua opera nel mondo e compiere ogni santificazione.

Così si esprime poeticamente e solennemente la Preghiera eucaristica IV del Messale Romano, prima che inizi la parte epicletica (ossia il momento in cui si invoca lo Spirito Santo sui doni del pane e del vino sull’altare). In questa parte della grande preghiera rivolta dal ministro al Signore Risorto troviamo la sintesi della prima lettura e del Vangelo di questa Seconda Domenica di Pasqua. Dio nella risurrezione del Figlio ci dona la comunione, l’altruismo teologico e antropologico, lo spossessamento di noi stessi per essere “un cuore solo e un’anima sola” come la prima comunità apostolica. Prima che si arrivi alla concordia della comunità descritta nel libro degli Atti degli apostoli ci imbattiamo in un piccolo cenacolo “frammentato” e non in piena armonia. Tommaso, uno degli undici (Giuda è ormai morto suicida da giorni), non è con il gruppo dei discepoli. Passato alla storia come il dubbioso, ci si è dimenticati che semplicemente “non era con gli altri quando il Risorto li incontra”. Non può incontrare Cristo vivente chi è separato dagli altri, chi ha rotto la comunione con la Chiesa.

Lo Spirito della verità, l’acqua e il sangue – che sono i simboli dell’azione della Trinità nell’evento pasquale – vanno incontro al discepolo che si era allontanato. Otto giorni dopo il primo incontro con Gesù Risorto, Dìdimo (altro nome di Tommaso, che vuol dire in greco “gemello”) riceverà il dono di mettere la mano nel fianco aperto di Cristo, quella ferita da cui uscirono appunto sangue e acqua. Se noi ci allontaniamo da Dio, egli ci rincorre. Se manchiamo di fede, egli ci dà il privilegio di trasformarci in testimoni della fede. Se noi pecchiamo ostinatamente, Lui più ostinatamente ci fa grazie sorprendenti-. È un Dio creativo, oltre che il Creatore. Lo Spirito che abbraccia Tommaso, gemello nostro, lo impegna nuovamente nella sequela e impegna tutti noi come lui a non tornare indietro sui nostri passi, a non chiuderci nuovamente in noi stessi, buttandoci nel vuoto interiore, tuffandoci nella tristezza di chi si isola dal resto del mondo.

Coraggio, uomini e donne liberi e forti!!

Coraggio ancor di più a voi donne e uomini schiavi e impigriti, deboli e sfiduciati!!! Il Padre, che in questo giorno santo ci fa rivivere la Pasqua del suo Figlio, faccia delle nostre comunità un cuore solo e un’anima sola, perché lo riconosciamo presente in mezzo a noi e lo testimoniamo vivente nel mondo. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

Buona Domenica!

don Domenico Savio

Un pensiero su “Un Dio in direzione ‘ostinata e contraria’ (F. De André) alla nostra!

  • DIDUMOS, TOMMASO, TAUMA(in aramaico gemello di Dio) NON HA MAI ROTTO LA COMUNIONE CON LA CHIESA E LA “STORIA” CHE GLI HA AFFIBISTO L’ATTEGGIAMENTO “DUBBIOSO”…. CHI L’HA SCRITTA?…LA CRITICA MODERNA (in particolare ad opera di Doresse e Pucch che ne curo altre versioni in tedesco, inglese e olandese) RITENGONO CHE IL SUO VANGELO SIA UNO TRA I PIÙ ANTICHI DELLA TRADIZIONE SCRITTA CRISTIANA (lo fanno risalire alla metà del 1 secolo dopo Cristo) IL MESSAGGIO CONTENUTO NEI SUOI TESTI É RIMASTO DEL TUTTO ESTRANEO AL MONDO EBRAICO – CRISTIANO POSTERIORE… PARTICOLARMENTE DOPO LA CONDANNA DELLA ERESIA ARIANA (CONCILIO DI NICEA). QUI EMERGE UNA FIGURA DI TOMMASO ASSAI DIVERSA DA COME LA DIPINGI, ALLINEANDOTI CON LA TRADIZIONE… TRADIZIONE CHE LO VEDE INCREDULO, DUBBIOSO… SENZA PIÙ FEDE… IN FUGA, NON PRESENTE. L’ESATTO CONTRARIO. LUI ERA IL GEMELLO SPIRITUALE DI GESÙ. I DETTI DA LUI RIVELATI CONTENGONO ANCHE UN MESSAGGIO BEN DIVERSO E LEGATO NON ALLA TRADIZIONE… MA ALLA RICERCA INTERIORE E ALLA PREVALENZA DI TUTTO CIÒ CHE È SPIRITUALE ED ETERNO RISPETTO ALLE COSE CADUCHE E INSTABILI. L’ASCESI DI CUI SI PARLA NEL SUO VSNGELO DIREI CHE SI AVVICINA ALL’INDUISMO, AL SUFISMO E AL BUDDISMO. GESÙ È IL VIVENTE IN ETERNO, COME IL PADRE È LA MADRE(LO SPIRITO SANTO)… I TRE SONO UNO. IL REGNO DI DIO É GIÀ SULLA TERRA E GESÙ LO HA RIVELATO, MA GLI UOMINI NON HANNO AVUTO OCCHI PER VEDERE ED ORECCHI PER INTENDERE IL MESSAGGIO DELLA VERITÀ E DELLA VITA E CIOÈ LA “RICERCA DELLA PROPRIA DIVINITÀ” INTERIORE… ATTRAVERSO LA SPIRITUSLUZZAZIONE DELLA CARNE. E COME SI FA SPIRITO LA CARNE? NON ATTRAVERSO IL DIGIUNO, NON ATTRAVERSO LA TORTURA E IL DOLORE, maestri DI pazzia. LA STRADA É UN’ALTRA. TOMMASO L’HA CAPITO… COSÌ TOMMASO SCANDAGLIO CRISTO. METTENDO IL DITO NELLA PIAGA, NON SI FERMO’ ALLA SUPERFICIE. PENETRO’ AL DI LA DELLA EPIDERMIDE. IL SUO OCCHIO SI AFFACCIO’ IN SPAZI SIDERALI SCONFINATI, AL DI LA’ DEL PICCOLO UOMO SANGUINANTE APPARVE IL GRANDE UOMO COSMICO… TREMAVA PER LA SCOPERTA, ALTRO CHE CHIUDERSI IN SE STESSO. COSÌ GIUDA TAUMA DIDUMOS GRIDO’ LE PAROLE DI GESÙ.. “MERAVIGLIA DELLE MERAVIGLIE… LA CARNE SI FA SPIRITO”. TAUMA PERCIÒ È IL CUSTODE DELLE PAROLE SEGRETE DI RABBI. IL MESSIA. (le puoi trovare al Museo Copto del Cairo).

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