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Melania e Giorgia possono essere offese liberamente perchè non di sinistra

Melania Trump definita “escort” da un giornalista ossequiato e rispettato negli ambienti che contano. Giorgia Meloni definita “pescivendola” da un altro professionista della carta stampata (e non solo) con notevolissimo seguito e consenso social.

Due a caso, due nomi tra tanti. Accomunate dal fatto di essere vicine o appartenere a una parte politica che, da donna, non si può appoggiare. Perché sennò si è un po’ meno donna. Un po’ meno meritevole di rispetto.

La dignità e la parità la meritano le altre, quelle che hanno valore perché sono femministe (a modo loro) col pugno chiuso, che parlano di diritti e quote rosa solo quando riguardano loro. Ma non coloro che non la pensano allo stesso modo.

Perché al rispetto si ha diritto non in quanto donna, ma in quanto appartenente all’unico pensiero possibile e giusto. Che, appunto, è il loro.

Se sei dalla parte sbagliata della barricata, per te nessuna difesa, nessuna levata di scudi, ma anzi, quasi quasi te la sei pure cercata se ti offendono e ti sbeffeggiano.

Così impari, a non aver scelto la strada “giusta”.Un po’ come la donna in tacchi a spillo e gonna corta che viene stuprata. Per la testa di alcuni (a mio avviso un tantinello bacati), se l’è meritato, così un’altra volta esce in tuta e scarpe da ginnastica.

Siamo messi così.Da Italia 2021, è tutto.

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