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A proposito di Maradona e del “genio” in questa epoca

A proposito di Maradona. Non mi è mai stato simpatico.È innegabile che sia stato una leggenda vivente per quello che riusciva a fare con un pallone. E qui casca l’asino. Un talento geniale difficilmente si incarna, il mondo gli va stretto. A maggior ragione nella nostra società terminale ( no, non è il migliore dei mondi possibili). Ancora di più se non ha un maestro che incanala il suo eccesso di energia ( e i maestri oggi sembrano una roba tanto brutta e molto severa).Il genio è per definizione eccesso nel bene e nel male, soprattutto è solo.

Non tutti sono genio (e ci mancherebbe) e non è una colpa.Il non saper stare di fronte a un talento e doverlo tirare in basso perché non è una brava persona è una colpa senza appello.

Avete mai visto un esercizio di Nadia Comaneci? Non era umana, si muoveva sulla trave come se nuotasse in un oceano d’aria. Lascia senza fiato. Conoscete la sua vita? Terribile e tristissima.Eppure è difficile che nasca un’altra Nadia come un altro Diego. Il genio non è e non sarà mai una “brava persona borghese e moralista”. La direzione dei suoi eccessi in alto o in basso dipenderà anche da chi incontrerà sulla sua strada.Se non sapete stare di fronte al genio, il problema è vostro, non del genio.

Chi oggi ricorda Maradona ricorda che quello che faceva lui con un pallone non lo ha fatto un altro essere umano.E non viene cancellato dai suoi errori personali.

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