Spegnere la televisione, accendere il cervello e il cuore, per riaccendere la vita, nutrendola di belle notizie
Infodemia e belle notizie
Il nostro cervello è molto sensibile alle notizie negative, per ogni notizia negativa ci vogliono dalle tre alle cinque notizie positive per neutralizzare quella negativa. L’infodemia, che stiamo vivendo, è il continuo “bombardamento” di notizie negative, talvolta non vagliate con accuratezza, con discernimento per il bene comune e in modo particolare per tutte le persone deboli e sensibili.
L’eccesso di informazione fà male al cervello e al cuore, bisogna spegnere la televisione, accendere il cervello e il cuore, per riaccendere la vita, nutrendola di belle notizie.
(fra Emiliano Antenucci)
In buona sostanza si tratta di deformazione della realtà. Un neologismo anglofono. Info. ed. demic. Informazione… epidemia. Una massiccia infodemia, sovrabbondanza di informazioni (alcune accurate e altre no… Alcune negazuoniste e e altre schierate in modo sospetto pro vaccino o altro.) rendono davvero difficile per le persone trovare fonti affidabili quando ne hanno bisogno. Ebbene proprio l’infodemia é uno dei campi nei quali ha trovato applicazione l’intelligenza artificiale che in questa Pandemia sta mostrando tutto il suo potenziale e per ora anche i suoi limiti. E mi sembra di assistere ad una epidemia nell’epidemia. Come combattere il virus che ha contagiato l’informazione? I consigli di Emiliano mi sembrano appropriati. Attivare il cervello significa anche, tuttavia, porsi domande e fare confronti. Estraniarsi completamente potrebbe essere altrettanto deleterio. Persone in cattiva fede esistono in tutti gli schieramenti. Gli immensi obiettivi di questa globalizzazione irreversibile (come l’ha definita e ha dichiarato il politico e militare segretario del partito comunista cinese Xi Jnping) dove ci stanno portando? Evidentemente un modo per reagire a questa epidemia informatica é quella di giungere ad una consapevolezza pacata e seria. Comprendere il movimento e collegare gli eventi e reazioni. Perché si insiste su questo punto? Perché ora si fa disinformazione laggiù? Perché ora si abbonda di info distorte da quell’altra parte? Chiedersi il perché e come funziona il meccanismo infor. matico. E condividere le intuizioni e scoperte con amici, conoscenti. Una consapevole compassione che illumini le persone confuse. Chiediamoci il perché e comprendiamone il significato. Tutto ciò che possiamo fare é questo…. per ora.