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Siamo fatti “di Dio”!

La Buona Novella – Introduzione al Vangelo della Domenica – XXIX Domenica del Tempo Ordinario . Mt 22,15-21

Siamo fatti ‘di Dio’!

O Padre, a te obbedisce ogni creatura
nel misterioso intrecciarsi delle libere volontà degli uomini;
fa’ che nessuno di noi abusi del suo potere, ma ogni autorità
serva al bene di tutti, secondo lo Spirito e la parola del tuo Figlio …

            Con queste parole il presidente della Sinassi Eucaristica introduce la Liturgia della Parola, nella quale si assiste alla descrizione di un imperatore pagano, Ciro, e alla domanda-tranello dei farisei circa la tassa che il popolo di Israele deve rendere all’oppressore romano. Ciò che fa da ponte tra la prima lettura ed il Vangelo è l’autorità politica vista come servizio per la conduzione serena, retta, giusta ed equilibrata della vita civile. Eppure va detto con fermezza che il cuore della pericope evangelica non è affatto la visione biblica del bene comune né tanto meno un estratto di morale sociale cristiana, ma la “libertà dei figli di Dio”.

            La domanda posta a Gesù infatti, attraverso la questione del tributo, vuole solo essere una pietra di inciampo per trovare un capo d’accusa contro la predicazione del maestro di Galilea. Gesù – come fa in altri casi, tipo la controversia con i farisei sul comandamento più grande (cf. Mt 22,23-33) e sulla signoria del Messia rispetto a David (cf. Mt 22,34-46) – coglie nella domanda viscida un’opportunità per rafforzare il suo annuncio: a partire dalla geniale metafora della ‘immagine’ raffigurata sulla moneta marchiata a fuoco su un pezzo di metallo, ricorda che tutti noi abbiamo impressa nella nostra carne l’immagine di Dio, unica autorità che ci rende liberi e felici.

            I farisei e gli erodiani si attendono una risposta binaria da Gesù, o affermativa o negativa. Nel primo caso egli avrebbe pagato la condanna di colluttazione col nemico di Roma; nel secondo sarebbe stato additato dinanzi ai Romani come un sovversivo vicino ai movimenti rivoluzionari della Palestina. Cristo se la cava con una forza incredibile: la forza indistruttibile della “verità scritta dentro l’essere umano”.

            Ricordati, uomo, che non sei solo fatto da Dio, ma “di Dio”.

Ricorda che il falsario e il menzognero fa di tutto per costruirsi un piedistallo.

Resta fedele solo a Colui di cui porti l’immagine nel profondo di te.

Ricordati che Cristo è la vera rivoluzione di Dio, che ha come esercito degli agnelli puri e mansueti, come capo di rivolta un Uomo Crocifisso e donato per Amore, come conquista una terra liberata dal peccato, come fine la pace e la riconciliazione universale.

Ricordati di gridare dai tetti che in Gesù c’è vera speranza, in Lui abita la felicità.

Annuncia senza sosta che il Padre non si scorda della gente oppressa e schiacciata da tutti i truffatori e nemici del popolo …

Buona Domenica,

don Domenico Savio

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