editoriali

Fermiamo gli aspiranti covid-sergenti e diffondiamo intelligenza come se piovesse

Sono in stazione in attesa del treno. Mi fermo al bar, prendo un caffè e mi siedo al tavolino. Alla mia destra una coppia di ragazzi (uomo e donna) che mangia un hamburger. Alla mia sinistra un’altra coppia (due uomini) che mangia un hamburger. Sono vicini, coi tavolini affiancati. Si avvicina un tizio, ben vestito e con la valigetta. Guarda quelli alla mia sinistra e dice: “Ma voi due non potete stare così vicini, non vedete che su uno dei tavolini c’è l’adesivo del divieto?”

Loro gli rispondono con un sorriso che vivono assieme da anni e che sono sempre “vicini”. E allora lui, testuali parole: “Ma allora se siete così vicini perché non state uno sopra l’altro?”

A quel punto, scioccata per quella frase, intervengo io dicendo al tizio che sto andando via e che può prendere il mio posto. I ragazzi, visibilmente imbarazzati per la battuta, molto gentilmente mi dicono di restare perché se ne vanno loro.

Certo è che il coronavirus ha eviscerato una marea di aspiranti sergenti, di quelli del tipo “fai come dico, non come faccio”. Perché, tanto per specificare, il tizio in questione, mentre se ne usciva con queste esilaranti battute, era senza mascherina.

I due ragazzi sono stati fantastici, ironici ed educati. E penso davvero che la stupidità solo in questo modo si può combattere. Con il suo esatto contrario.
Diffondiamo intelligenza!! Come se piovesse.

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