E’ possibile vivere e vivere in piedi – parola di infermiera dopo 6 settimane coi pazienti Covid positivi
Considerazioni dopo 6 settimane di Coro-Ria (Rianimazione con solo pazienti Covid positivi):
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- Nonostante tutto e tutti continuo la dieta…ma Pasqua è stata una dura prova…#managgiaalcioccolato
- Il tempo è dilatato e cambia velocità a secondo dei giorni…come se qualcuno si divertisse con un telecomando a mandare avanti velocissimo o avanti pianissimo le giornate. Marzo lo abbiamo percepito come 6 mesi…e poi dopo 2 giorni era già Pasqua e Maggio ci sembra domani….
- Una pensiero mi frulla in testa da qualche tempo: da che parte del mondo nasci è tutta solo questione di fortuna. Potevamo nascere in Siria, reclusi nei campi profughi e abbandonati dagli aiuti umanitari che in questo momento non possono neanche uscire di casa…..oppure nascere Americani, appartenere a un ceto medio e non essere curati per il COVID e vedere tutti i nostri amici morire perché non abbastanza ricchi per essere curati. In tutta questa storia, alla fine, siamo nati dalla parte fortunata del mondo…riflettete su questo.
- L’amicizia al tempo del Coronavirus è strana: ci sentiamo più uniti anche se fisicamente distanti. Ci pensiamo fortissimo, ce lo diciamo, ci cerchiamo, ci preoccupiamo gli uni per gli altri….e vestiti nello “stanzone” ci abbracciamo e condividiamo questi strani momenti!!
#restateacasa #nonmolliamouncazzo#cazzutisempre #andratuttobene
Oggi il mio grazie va a Sepulveda: “È possibile vivere, e vivere in piedi anche nei momenti peggiori”