Coronavirus: perché abbiamo deciso di celebrare la Messa all’aperto, alla luce del Sole
Alla luce del … Sole. Una quaresima-quarantena … in attesa della desiderata Pasqua
Oltre al titolo di un bel film su padre Pino Puglisi, non può che esser questo il migliore slogan che unisce il testo biblico di questa Domenica e il contesto sociale attuale attraversato dall’epidemia del Coronavirus.
A San Lino oggi, parrocchia che si affaccia sulla Pineta Sachetti, la Celebrazione eucaristica del Fanciullo si è svolta nel cortile parrocchiale salutata e baciata da un Sole caldo e riposante, segno richiamato poi con grandissima efficacia (oggi più che mai) dal Vangelo della trasfigurazione di Gesù secondo Matteo (17, 1 – 9). Le vesti di Gesù sono bianchissime e il suo volto radioso come il Sole dopo aver camminato il monte faticoso insieme a Pietro, Giovanni e Giacomo.
Anche noi oggi, abitanti di Roma, cittadini italiani di ogni Regione, siamo come i tre discepoli itineranti. Spaventati dalla paura del virus che si spande o stanchi di una situazione socio-economica che non sappiamo ancora fino a che punto avrà esiti negativi, oggi siamo stati visitati da una Messa diversa dalle altre: soleggiata e serena, ci ha fatti sentire più vicini, uniti e solidali.
Oggi è per noi trasfigurazione.
Consolati da questo bel momento di preghiera (che ha suscitato interesse e curiosità anche tra i passanti sul marciapiede) continuiamo a camminare i questa Quaresima-Quarantena verso la desiderata Pasqua.
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