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“Anche io ho un fratello speciale e diversissimo” che rincorre i dinosauri.

Sono una ragazza che adora i libri, ma fino ad ora pochi mi hanno fatto emozionare come quello di Giacomo Mazzariol. L’ho divorato in brevissimo tempo, perché il suo modo di scrivere è molto vicino al linguaggio di noi giovani con tantissimi riferimenti alla vita quotidiana dei ragazzi .

Spesso a scuola mi è capitato di parlare della diversità : a volte era intesa come differenza delle origini, altre come disabilità fisica . In ogni caso essere diversi ci rende unici e bisogna imparare a guardarci l ‘un l ‘altro con occhio attento, come ci insegna lo scrittore.

Personalmente posso dire di aver avuto a che fare molte volte con la diversità e con la stupidità delle persone che la guardano in modo superficiale, così come faceva Pisane, tanto per “svernecchiare” e per saziare la sua curiosità .

Anche io infatti ho un fratello speciale e diversissimo da me. Non vivo la stessa situazione di Giacomo, ma comprendo la paura di sentirsi giudicati.

Col passare del tempo però ho capito che essere diversi è una ricchezza reciproca e mi è piaciuta molto la descrizione dello scrittore quando, verso la fine del libro, racconta in che modo fosse cambiata la loro camera, nel momento in cui lui ha iniziato ad accettare suo fratello, di come i libri di ognuno si fossero mischiati , così come i cd e le fiabe sonore proprio simile al mescolarsi delle loro vite.

Questo per me significa che ognuno può mantenere il suo modo di essere, ma allo stesso tempo può fondersi con l ‘amore di chi gli sta accanto.

Ricordo una volta che uscimmo da uno dei numerosi incontri con uno psicologo del post adozione (ho un fratello adottivo), ci disse di ricordare che una famiglia è come una squadra: o si vince tutti o si perde tutti!

Questo è quello che è capitato anche nella famiglia Mazzariol ,  hanno  vinto  tutti perché hanno fatto della diversità il loro punto di forza.

Quando mi chiedono se vado d’accordo con mio fratello, vorrei rispondere come Giacomo che “arrabbiarsi con la persona a cui vuoi bene  significa  amarla” e che ormai mio fratello è “nell ‘aria, nell ‘acqua, nella terra e nel fuoco, è dentro di noi”, che non ho mai badato alla diversità, neppure quando avevo sei anni e mi mostrarono per la prima volta la foto del mio fratellino speciale: l ‘unica domanda infatti che feci a mia madre riguardava l ‘età del ” marmocchio” e non certo perché fosse dello stesso colore della cioccolata fondente!

I miei mi hanno sempre insegnato a non guardare la diversità o, piuttosto, ad accettarla come fosse un grande dono. Anche se la vita a volte ti gioca un brutto tiro, “l ‘unica cosa che si può sempre scegliere è amare, amare senza condizioni”.

Ormai, anche fra noi ragazzi , c’è la brutta abitudine di mettere  addosso  ad  ogni persona il “codice a barre con scritto Down”, negro, muso giallo, ciccione,  nerd, nabbo, sfigato ed altro, dovremmo invece, come ci insegna Giacomo, vedere  le persone per quello che sono realmente senza etichettarle come barattoli di pomodoro del supermercato!

Non dobbiamo pensare però che la diversità sia sempre solo una ricchezza, la sua accettazione infatti, passa per una strada in salita, a volte dalla fatica, ti lascia senza fiato e spesso si cammina “tra gli opposti”: felicità e tristezza, spensieratezza e razionalità , immenso odio e immenso amore.

La mia famiglia sperimenta ogni giorno questo cammino che ci sfinisce, ci affatica, ma ci aiuta a crescere e ci rende più forti e veri .

Sono certa che alla fine di ogni strada in salita, c’è una piccola piazza dove fermarsi a riprendere le forze necessarie per andare avanti, o soltanto, per voltarsi indietro a vedere dall ‘alto la strada percorsa. La diversità è quindi una grande ricchezza che si apprezza di più quando passa attraverso faticosi ostacoli . Guardando The simple interview ho pianto davanti alle parole:

 

INSIDE ALL THE PEOPLE THERE IS A UNIQUE WORLD, DON’T LOOK AT THE OTHERS ONLY WITH YOUR EYES. BE AUTHENTIC , BE SPONTANEOUS.

MAKE IT SIMPLE, MAKE IT TRUE.

 

le porterò  sempre con me come un grande insegnamento, sperando che io rimanga sempre una persona semplice e vera in un mondo che spesso ci racconta bugie.

 

Marta Fioravanti

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