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Un brindisi alla pompa di benzina per strappare un sorriso a una Dea

Per chi come me viaggia spesso per lavoro, ci sono anche luoghi di riferimento dove un po’ ti senti a casa, perchè diventano un poco famigliari, ti chiamano per nome, ti chiedono come stai. Succede in alcuni alberghi, ristoranti, bar, pompe di benzina. Quello che è accaduto a Ferentino in questi giorni ha superato la mia immaginazione. Mi sono fermato al solito posto a fare il pieno e ho assistito ad una scena dolcissima, quasi romantica. Un uomo, credo della mia età, ha parcheggiato al volo l’auto, è sceso di corsa, si è recato verso la pompa del gasolio e ha allestito, alla bene e meglio, un piccolo “brindisi” per Alessandra, la benzinaia che compiva gli anni, composto da due flutes, un prosecchino, due pezzi di torta. Per un attimo il mondo, col suo vorticoso travolgerci, si è fermato: i due hanno accennato un “cin cin”, si sono scambiati un timido bacio sulla guancia, hanno bevuto assieme, assaggiato la torta poi ognuno ha ripreso la propria corsa, il proprio lavoro, il proprio mondo.

Ho assistito a tutto questo mentre facevo il pieno alla mia auto. Ho accennato anche io da lontano, alla ragazza, un gesto d’augurio e sono ripartito mentre alla radio passava, proprio in quel momento, Autogrill di Guccini.

Poco più avanti ho ritrovato quest’uomo nella stessa Trattoria Tavola Calda dove anche io mi fermo a pranzare perchè qui anche a me, chiamano per nome.

Lui, in modo semplice e senza vantarsi, stava raccontando l’accaduto ai gestori del Bar e, per non essere invadente, mi sono un po’ allontanato ma prima di sparire dal raggio delle loro onde sonore ho colto solo questa frase: “Oggi ho strappato un sorriso a una Dea”.

Non so nient’altro di loro due ma questo che ho visto mi è bastato per sorridere alla vita e ripartire verso casa

Buongiorgio

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