Due anni dopo il terremoto, il bar Sibilla di Pretare è ripartito… altrove
Per salire al Monte Vettore bisogna passare per Pretare (frazione di Arquata del Tronto) che è (ops, era) un delizioso paesino (conosciuto anche come il paese della Fate) che si snodava in mezzo a molte case vista montagna e, proprio all’altezza del bar Sibilla, vi era una curva così stretta d’aver paura a farla con la sola vettura, una alla volta, a senso alternato.
Oggi Pretare sembra un muto quanto immutabile agglomerato di macerie urbane e la strada si snoda più facilmente tra i detriti a terra ed è possibile vedere continuamente il Vettore perchè lo splendido panorama non è interrotto dalle case tutte adagiate, stanche, a terra.
I detriti sembrano anche loro stanchi di aspettare che qualcuno li porti via di lì, altrove.
Non sono competente per potervi spiegare perché tutto è ancora lì alle 3.36 di quella notte di due anni fa e del perchè le casette per i terremotati sono costate 6.300 euro al metro quadro e i soldi degli sms per i terremotati non sono “ancora” arrivati ma se vi fermate, al ritorno, sulla Salaria, là dove hanno sistemato le nuove abitazioni prefabbricate per i cittadini di Pretare e Pescara del Tronto, ed entrate al “nuovo” bar Sibilla da Polisia, Giampietro e Federica, forse qualche risposta, da loro e dai loro “clienti”, la potete trovare.
Qualche risposta, non tutte ovviamente ma sicuramente al bar Sibilla, che ora è sulla Salaria, sentirete il coraggio e la forza di una famiglia che ha provato a ricominciare ma è stata costretta a farlo altrove.
Gli occhi hanno finito le lacrime, le parole hanno quasi perso gli accenti di rabbia, è rimasta la gentilezza, la professionalità, il sorriso di prima ma…altrove.
Queste sistemazioni devono essere temporanee, anche se sappiamo che in Italia questo termine ha valenza indefinita, e lo si percepisce nello sguardo di Polisia e di tutta questa gente attorno e non è giusto che sia così, soprattutto due anni dopo.
Altrove dovrebbero essere le macerie e non le persone.
Risorgi Marche! E a tutti voi che leggete e non siete marchigiani, non abbiate paura del terremoto, delle scosse (io ce l’ho ma ci convivo), tornate nelle Marche per le vostre vacanze, per i fine settimana, qui è un concentrato di tutto quello che di bello potete trovare in Italia: mare, monti, laghi, ottimo cibo, ottimo vino, ottima gente!
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sul terremoto ho scritto anche sul mio blog
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