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La gioia del Natale è preceduta dalla gioia di una Madre

La vocazione di Maria. Questa la chiave di lettura più appropriata per entrare in uno dei testi più belli del Nuovo Testamento e dell’Anno Litutgico. Non credo di esagerare di feeling ‘mariano’.

Parola di Vita

Introduzione al Vangelo della Solennità dell’Immacolata concezione di Maria

  • Lc 1,26-38

La vocazione di Maria. Questa la chiave di lettura più appropriata per entrare in uno dei testi più belli del Nuovo Testamento e dell’Anno Litutgico. Non credo di esagerare di feeling ‘mariano’.

Come avvenne già per Abramo, Mosè, Davide, Sansone, Gedeone, Isaia, Ezechiele e altri profeti, anche a Nazaret, presso una giovinetta – vicina al matrimonio con un uomo buono, discendente della casa di Davide – giunge la visita dell’angelo Gabriele, foriero degli eventi messianici.

A questa ragazza viene condotto il testimone finale e più importante della storia della salvezza: il concepimento, la gravidanza e il parto del Figlio di Dio, che ella chiamerà Gesù.

La prima sua reazione: turbamento iniziale al semplice saluto dell’angelo. Seconda: perplessità per il ‘come’ avverrà tutto ciò. In seguito: arresa e assenso pieno all’azione dello Spirito Santo e al compimento della parola del Signore.

La gioia del Natale è preceduta dalla gioia di una Madre.
L’avvento del Cristo è anticipato dell’attesa di Maria. In quei nove mesi di gestazione c’è il progetto eterno del Padre: fare di Cristo il cuore de mondo.

Un sì rivolto a Dio
gli dà campo aperto
per fare meraviglie
e capolavori di Grazia.

Buona Festa dell’Immacolata !
sac. Domenico Savio Pierro

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