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E’ giusto sospendere le messe in per paura del Coronavirus?

“Sine Dominica non possumus”.
Senza la celebrazione dell’eucaristia non possiamo vivere, dissero i Martiri di Abitina facendosi uccidere piuttosto che rinunciare alla celebrazione dell’eucaristia.
Credo che la sospensione delle messe in Lombardia sia una grave decisione, sono sicura che si stata presa per rispettare norme sanitarie, ma io personalmente credo che ci tenga in vita – anche fisicamente – più il corpo di Cristo che qualsiasi altra cura.
ps Probabilmente le chiese per le messe feriali sono i luoghi meno affollati che frequento. Quindi, anche in seguito ai commenti, puntualizzo che fino a che rimangono aperti la metro, i bar, i supermercati e tutti i luoghi di lavoro in Lombardia, non ha senso vietare le messe, che dovrebbero essere l’ultima cosa da proibire, essendo il paragone con la peste manzoniana, al momento, per fortuna davvero sproporzionato.
Infine, per caso ho parlato con un medico di Pronto Soccorso, tra l’altro di une delle regioni a rischio, il quale mi ha confermato che la decisione di sospendere le messe in un’intera regione è a suo avviso emotiva e quanto meno opinabile secondo la scienza. Questo da un punto di vista medico. Del punto di vista di fede ho già detto.

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buongiorgiogli altri siamo noihomepage

Nel dibattito sull’aborto c’è sempre un grande assente: il bambino concepito

Abbiamo già anche noi qui dedicato troppo tempo a parlare del confronto tra due nulla perché anche da queste discussioni è rimasto fuori il protagonista, lui, quel bambino che c’è, è stato concepito, in qualsiasi modo non ci interessa, e che vorrebbe, inevitabilmente e naturalmente, solo nascere e che se non fosse tirato con la forcipe…. nascerebbe.

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buongiorgiofamigliahomepagesguardisolo cose belle

Giorgia, 9 anni, malata di tumore, ha seguito le lezioni via Skype e poi è tornata in classe

Skype è stato il nostro contatto e, se da un lato le ha permesso di non perdere nessuna lezione e le ha dato modo di sentirsi parte integrante della classe, dall’altro lato ha fatto vedere a noi i suoi cambiamenti fisici e le sue tribolazioni. Non è stato semplice assistere inermi alla caduta dei suoi fluidi capelli, all’apparizione delle profonde occhiaie che a lungo l’hanno segnata, a quelle flebo costantemente attaccate al braccio eppure, in tutto questo, Giorgia non ha mai mollato.

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