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Io vivo là dove la terra trema

La dove la terra trema, tra nebbia di polvere e macerie, angeli soffrono, piangono, urlano nella loro personale lotta per la vita, per la sopravvivenza ad un arbitrio a cui loro non è stato concesso.
E così la storia si ripete, sempre infinitamente triste, drammatica, lacerante.
Chi nei giorni scorsi asseriva sgomento che non ci sarebbe affinità con l’evento catastrofico de L’Aquila, ahimè commette un errore. Sono anni che la terra reatina trema, anni in cui ci si sveglia e il buongiorno è “hai sentito il terremoto stanotte?!”
E’ la volontà delle persone a fare la differenza, qui la sorte o Dio poco c’entrano nel disegno universale che è scritto nel ciclo di vita terrestre.
Il non voler sollevare polemiche nel rispetto della sofferenza di ogni singola vittima, produce nell’italiano medio, con il passare dei giorni, un assopimento della rabbia per non aver preso precauzioni, posto rimedi, sensibilizzato, ristrutturato a dovere e l’iniziale spinta emotiva si spegne piano, insieme alle speranze di altri piccoli miracoli. Ecco allora che tutto si tace. La speranza che rimane è quella che la giustizia faccia il suo corso, che il suo iter sia regolare e duro, punitivo, di esempio affinchè non ci siano altri episodi come quelli appena accorsi. E invece giustizia non c’è, non ce n’è per nessuno, così come per la Casa dello Studente, così come le case de L’Aquila, ancora una volta ci lasceremo dirigere sul baratro dell’ingiustizia.
Rivolgo il mio personale, orgoglioso ringraziamento per ogni volontario/a, ogni operatore sanitario, ogni Vigile del Fuoco che in questi giorni spera, scavando ininterrottamente, di salvare anche solo una vita in più. Ho avuto modo di avvicinarmi alla colonna del ROE a cui, a nome e per conto mio e dei miei colleghi, abbiamo dedicato una spesa con il ricavato di una raccolta fondi interna e devo dire che sono instancabili, propositivi, pieni comunque di contagioso entusiasmo. Ecco, anche a loro voglio dedicare il mio personale ringraziamento perché anche attraverso i loro visi si ritrova il coraggio e la forza d’animo.
La terra continua ad agitarsi, il loro lavoro sarà lungo e doloroso.
La mia preghiera è che vengano risparmiate altre vite e che ritorni il sorriso sui volti di ognuno di noi

 

Amatriciano_bd

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