Love is not tourism
Questo Covid ci sta mettendo tutti a dura prova, specialmente a noi che abbiamo un rapporto a distanza con partner in un altro Stato.
Cercherò di far capire uno stato d’animo, l’altro lato della medaglia, una situazione magari non tanto chiara a chi non l’ha mai vissuta o a chi si limita a giudicare da post o stati di whatsapp.
Tutto inizia a metà febbraio, quando, rientrando dagli Stati Uniti, dove la mia dolce metà è residente, entriamo indistintamente in questa nuova “avventura” del Corona Virus con il Lockdown prima e “misure restrittive” poi. Inizia quindi un qualcosa che ci accorgiamo non poter quantificare nel tempo e che va avanti di decreto in decreto, senza nessuna novità per quanto mi riguarda: la chiusura tra America e Europa rimane e ogni volta nessuna novità.
I nostri progetti sfumano piano piano con i mesi che passano e la “necessità” di incontrarci cresce, ma ciò che più ci pressa è la scadenza del passaporto di lei, che si avvicina inesorabile. Ci pressa perché il suo passaporto è venezuelano e data la grave crisi che sta attraversando il paese è impossibile rinnovarlo.
E’ facile quindi immaginare il nostro stato d’animo e la nostra sofferenza che sfoga a volte in futili discussioni che poi a mente fredda e, sostenuti da un forte amore, si risolvono con pazienza.
Un barlume di speranza ci viene quando da Facebook vediamo che un caro amico americano è riuscito ad arrivare in Croazia; sbalorditi lo contattiamo per farci spiegare come ha fatto e iniziamo ad attivarci per trovare la via anche noi.
Immaginate quanta adrenalina ci da questo fatto! Ci attiviamo subito e inizia la nostra Odissea tra mail a Governi, telefonate ad Ambasciate, Consolati e a interminabili numeri verdi di Compagnie Aeree senza dimenticare le notti intere passate a navigare sul web alla ricerca di risposte ai nostri dubbi.
Presto il progetto Croazia purtroppo decade, come decadono anche i successivi tentativi di incontrarci a Puerto Rico, Irlanda o Aruba. Molti Stati non accettano passaporti con meno di sei mesi di validità.
Il nostro umore ha degli alti e bassi, ma poi si prospetta l’idea di incontrarci in Messico che ha le frontiere aperte al turismo estero. Facciamo le nostre verifiche del caso, ma, nonostante rimaniamo con molti dubbi, decidiamo di provarci.
Naturalmente non siamo mossi da motivi turistici, ma siamo motivati dall’ amore: cosa potrebbe mai succederci? L’idea di rinunciare non so per quanto tempo a un suo abbraccio per “paura”, non viene nemmeno contemplata.
Il giorno precedente alla designata partenza ci facciamo un Covid test sierologico e preparo lo zaino mettendo oltre a due magliette e tre costumi, una buona dose di coraggio misto a un pizzico di incoscienza e a molti dubbi: d’altronde devo solo attraversare il pianeta in un viaggio di circa 24h in piena pandemia mondiale. Per lei dalla Florida il viaggio è più rapido ma nella sua valigia ci sono le stesse paure ed emozioni.
L’impresa ci riesce! Ci incontriamo in aereoporto a Cancun e trascorriamo 20gg sicuramente in un paradiso, ma in massima sicurezza per noi e per i nostri cari quando rientreremo.
Sinceramente ci stupisce quanto le persone locali siano più ligie di noi al dovere di mettere mascherine, visiere e sanificare ambienti pubblici: credo aver rischiato più in metro a Roma che in 20 gg in Messico.
Presto arriva il momento di salutarci ed’ è un’ altra forte emozione, le lacrime prendono il sopravvento e nuovamente sofferenti e separati, però ricaricati di energia, soddisfatti di aver tentato e ben ripagati dal nostro amore e dal nostro coraggio.
Viaggiare per ricongiungere persone che si amano dovrebbe essere una necessità contemplata dai nostri governi, non essere considerato un futile motivo perché a volte intacca la salute nel vero senso della parola.
LOVE IS NOT TOURISM !
Al mio rientro in Italia mi aspettano molte misure restrittive, tipo un tampone da fare nelle 48h successive all’ arrivo per aver fatto scalo in Spagna, 14 gg di isolamento fiduciario per essere rientrato dal Messico e un altro tampone alla fine di questa quarantena.
Tutto ciò comporta una serie di difficoltà per quanto riguarda il lavoro, lo stipendio e la reintegrazione in tutta sicurezza. Il prezzo da pagare è alto ma va bene così.
Ora mi viene da dirti a te, lettore che sei arrivato fino alla fine di questo articolo: Se hai la persona amata vicino a te, se ci condividi lo stesso tetto ti rendi conto che “lusso” che hai? Ti rendi conto quanto sei fortunato?
Io ho avuto questo lusso e questa fortuna solo per 20 gg ; ora non ce l’ ho più.
Ma puoi essere certo che lotterò e farò ancora molto per arrivare alla tua stessa “ricchezza”, alla tua stessa “fortuna”.
Emanuele Roncaccia
Ti amo ❤️