Una mattina a London Bridge
Accasciato sul parapetto un uomo che ha appena smaltito l’ennesima sbronza parla da solo. O forse non parla da solo ma con la sua coscienza. Oppure ha una visione. Sarà l’angelo custode. Decida il lettore di che si tratta. A voi questo piccolo episodio, frutto della mia fantasia.
Don Domenico
Perché non parli?
- Mi lasci in pace!!!
Non posso lasciarti mai. Il mio compito è starti sempre e ovunque accanto.
- Non ti sopporto più!!!
Sono io che sopporto te, anzi io porto te su di me. Perché la tua gioia sia piena.
- Non conosco più la gioia. Che cos’è? Un illusione. Una povera e stupida finzione.
Sei sicuro?
(Silenzio)
Sul volto dell’uomo scende una mezza fredda lacrima
- Ero felice … tanto. Ma tanto tempo fa.
(Silenzio)
- Ora la mia gioia è finita … nelle fogne.
Bello! È andata a dare luce agli animaletti che vivono dimenticati da tutti. - La mia felicità è sparita .. dissolta … Non continuare a fare battute sceme!!
Bene! Se si è dissolta sta nell’aria a contagiare di buon umore chi respira. - Grrr. Ti odio, Angelo. La mia gioia è sepolta. Se polta!!!!
Allora … - Taci!!!!!!!
Allora .. adesso .. è vicino ai morti, per consolare chi va a piangerli o a pregarli.
Vedi figlio mio. La gioia è in noi dalla nascita fino alla morte. Non muore mai. Si va solo a nascondere quando noi non le diamo più importanza, perché qualcos’altro ha preso il suo posto. Ma .. ogni volta che la cerchi LEI È GIÀ DAVANTI A TE CHE TI ASPETTA.
(L’uomo scoppia in un pianto purificatore. I suoi occhi sembrano fontane di luce).
- Ora ti vedo … ORA TI RIVEDO …
(L’uomo piange e ride. Un po’ sorride, poi piange e ..il suo Volto è così bello da catturare l’attenzione di bimbi con la palla che si avvicinano a lui)
Che fai?
- Aspettavo voi.
Noi???
Ma neanche sai i nostri nomi!!
(I bimbi incuriositi si divertono e ridacchiano con occhi innocenti)
- Sì che li so. Il vostro nome è “fratellini e sorelline”. Vi ha mandati il nostro Papà.
Che bello??? Siamo fratellini e sorelline??? Ma noi abbiamo diversi papà e mamme.
- Sì ma ce n’è Uno, che è il Babbo di tutti. Forza. Passate la palla. Chi segna e fa gol per primo ha un compito … andare a chiamare un’altra persona seduta su questo ponte per invitarlo a giocare con noi …
(Si sentono voci squillanti sulla terra e nel Cielo. Alleluja)