La Preside di Caivano “Se i miei ragazzi non tornano a scuola, se li prende la camorra”
Una mia amica mi segnala questa intervista a Eugenia Carfora sulla scuola apparsa qualche giorno fa sul Corriere della Sera.
“Per lei che i suoi ragazzi li aspettava sul cancello tutte le mattine o, se non venivano, andava direttamente al bar ad acciuffarli per portarli a scuola, la sospensione delle lezioni è una catastrofe. Preside a Caivano, dell’Istituto Superiore Tecnico Professionale «Morano» in quel Parco Verde che è una delle peggiori piazze dello spaccio alla periferia di Napoli, Eugenia Carfora è molto più che preoccupata per i suoi ragazzi rinchiusi in casa. Vorrebbe farli tornare a scuola il prima possibile perché sa che se non vengono da lei tutte le mattine, «se li prende qualcun altro», che da queste parti vuol dire spacciatori, vuol dire camorra. “
Divoro la intervista perchè conosco quella zona grazie all’amico Padre Maurizio Patriciello. Ho respirato quell’aria, quell’ambiente (pochissimo!) ma sono padre e so pesare le parole durissime di questa Preside che già rimane inascoltata in tempi di pace, figuriamoci ora in tempi di guerra.
Le domando, ministro Azzolina, le domando, premier Conte, le domando, taciturno presidente Mattarella: ma voi sapete che cosa è l’Italia che governate e che volete far ripartire? Ma sapete di che cosa parlate?
Nella nostra sezione #appuntiperildopo trovate tanti suggerimenti della nostra “task force” composta di mamme, papà, insegnanti della pubblica e della privata, liberi professionisti, militari e via dicendo: attingete, sono gratis.
L’intervista si conclude così:
Che cosa farà a fine anno. Il ministero dice tutti promossi
«Me lo ha chiesto anche Giuseppe, uno dei ragazzi del professionale. Gli ho detto: ma se adesso tu fossi malato di Coronavirus e avessi, accanto al tuo respiratore, un medico promosso così a casa che non ha studiato, che cosa penseresti? “Che mi fa morire, mi ha risposto. Se io ti do il diploma gratis in questo momento non ti faccio un piacere. Non è possibile che questa situazione si tramuti in un’occasione per ottenere comunque quello che non si merita»
Azzolina, dove sei?
Pingback: Per molti ragazzi la scuola o il campetto da calcio sono l'unico luogo di salvezza - Il Centuplo