L’erbaccia che insegnò agli uomini ad attaccarsi alla vita
Caglio asprello (Galium aparine – L. ), appartenente alla famiglia delle Rubiaceae , è una Pianta molto comune che ha origine in Asia – Europa.
La pianta (Caglio asprello) cresce in luoghi a mezz’ombra, luoghi ombrosi, boschi, siepi a quote comprese tra i 0-1700 metri sul livello del mare. Il suo periodo di fioritura è compreso tra i mesi di Gennaio-Aprile.
Il mio cane lo odia perché poverino gli si attacca al pelo in una maniera assurda e stradivertente, questa rampicante nasconde tante funzioni che la rendono unica. Il suo nome deriva dal greco gàla, cioè latte, perché ha la proprietà di coagulare il latte e aparein che significa attaccarsi perché si attacca ai vestiti e al pelo degli animali appunto.
E’ di facile identificazione perché i peli ruvidi che la rivestono si attaccano ai vestiti, alle mani e, per questo, si è guadagnata il nome di “attaccamani o attacca vestiti”. E’ una pianta strisciante il cui fusto, quadrangolare, possiede foglie lineari ed oblunghe. I fiori bianchi sono molto piccoli e con quattro petali. Il frutto è come un chicco di riso, è coperto di spine uncinate che rimangono attaccate a tutto ed in questo modo si propaga direi molto furbamente.
Si raccoglie in primavera o ad inizio estate, comunque prima della fioritura.
Il Galium è stato utilizzato nella medicina popolare della tradizione per problemi cutanei e ferite, utilizzando impacchi e cataplasmi.
La radice veniva impiegata per colorare tessuti, i semi tostati si usavano per produrre bevande mentre le foglie erano considerate alla stregua di verdura.
I suoi germogli sono commestibili, lessati, ma solo in primavera.
In Cina, dove si mangiano anche i nutrienti germogli, è considerata una verdura a tutti gli effetti.


