A Dio, Carlino, figlio di don Zeno di Nomadelfia
Ciao caro Carlino la tua partenza mi ha colto un po’ di sorpresa.
Vorrei salutarti con un piccolo pensiero.
La tua presenza in Nomadelfia è stata fondamentale perché non ti sei stancato mai di trasmettere a tutti la gioia e la bellezza della vita fraterna.
Sei sempre stato pronto a vivere e sostenere con gioia ed entusiasmo le iniziative che Nomadelfia ha proposto.
Sei stato il mio padrino di Battesimo, per me una figura di riferimento come un padre sia nella vita spirituale che nella vita concreta. Sapevi trasmettere la saggezza della vita e l’importanza della fede con la semplicità dei bambini e questo ti ha permesso di arrivare al cuore di tante persone e di stupirle. In questi ultimi periodi mi ripetevi spesso: “Se ti senti male anche nel corpo confessati perché se stai bene con il Signore stai bene anche con te stesso” .
Sei stata una pietra miliare per Nomadelfia. Grazie della tua vita
Ti accompagno alla tua nuova vita con un forte abbraccio
Federico di Nomadelfia
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Ieri, 20 febbraio 2025, è partito per la vita eterna Carlo di Nomadelfia, conosciuto da tutti come Carlino per la sua statura. Era nato a Modena il 7 agosto 1933 e a poco meno di 4 anni era stato accolto da don Zeno, in seguito alla morte della mamma, nell’Opera Piccoli Apostoli.
All’epoca non erano ancora arrivate le mamme di vocazione. Infatti, dopo l’ingresso di Irene nel 1941, essendo uno dei più piccoli divenne uno dei primi suoi figli. Ha trascorso perciò in Nomadelfia oltre 87 anni.
Non si era sposato, ma ripeteva che da anziano era il nonno di tutti.
Ha vissuto le traversie di Fossoli e la lenta ricostruzione in Maremma fino ad oggi. L’amore per il popolo ha contraddistinto tutta la sua vita. Infatti, dagli inizi nel 1966 come autista del pullman, fino a qualche anno fa come responsabile della pulizia delle piazze, ha partecipato all’apostolato estivo delle Serate di Nomadelfia.
Alcuni anni fa ai figli di Nomadelfia diceva: “Ho capito che non era sufficiente passare da naufraghi a salvatori di naufraghi, e ho deciso di farmi nomadelfo, di fare vedere con la mia vita al mondo che è possibile fare una civiltà nuova, il cambiamento di rotta che don Zeno ha deciso nella caserma dei telegrafisti a Firenze”.
I funerali si terranno oggi venerdì 21 febbraio alle 15:30 in Sala don Zeno a Nomadelfia.
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