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Dopo 15 anni on line si passa anche al cartaceo: elogio di Inliberta.it

“Babbo c’è in studiolo un pacco per te” mi ha detto mio figlio al mio rincasare. Ma stavolta, con mia grande sorpresa, non era una consegna della nota, o meno nota, azienda di commercio online, ma una musicale busta rossa di stoffa contenente un giornale trimestrale cartaceo (lo scrivo in maiuscolo CARTACEO) dal nome Inliberta.it – l’opinione indipendente.

E allora caro Enzo, direttore di Inlibertà.it, permettimi di ringraziarti pubblicamente per aver invaso il mio studio di casa con l’odore di carta stampata! Per avermi reso tra i primi partecipi di questa avventura editoriale dopo 15 anni di online! Complimenti!

In un’epoca in cui il digitale sembra dominare ogni angolo della comunicazione, un gesto controcorrente si staglia come un faro nel mare dell’omologazione: la nascita di un’edizione cartacea. E non un’edizione qualunque, ma il primo numero del trimestrale di inliberta.it, un progetto che è molto più di un semplice ritorno alla carta: è una dichiarazione d’amore alla lentezza, alla bellezza, e alla matericità della parola scritta.

Desidero esprimere la mia più profonda gratitudine e il mio sentito elogio a Enzo Di Stasio, il visionario direttore che ha saputo trasformare un sogno in realtà. In un mondo che corre veloce, Enzo ha scelto di fermarsi, di respirare l’odore della stampa fresca, di sfogliare pagine che sanno di tempo, di impegno, di passione. Il suo è un gesto che unisce il coraggio alla sensibilità, l’innovazione alla tradizione.

Il cartaceo, oggi, non è solo un supporto, ma una forma di resistenza. Resistenza all’effimero, all’oblio che spesso accompagna lo scroll compulsivo di uno schermo. È un invito a fermarsi, a dedicare un momento di qualità a una lettura che non svanisce con un click, ma che resta, che si tocca, che si custodisce. Il primo numero di questo trimestrale è un testimone tangibile di questa resistenza, e riceverlo nelle mie mani è stato come ricevere una lettera scritta a mano in un mondo di messaggi istantanei.

C’è qualcosa di profondamente poetico e profetico in questa scelta. Pubblicare un trimestrale cartaceo nel 2025 è un atto che sfida la logica del mercato e le sirene del digitale. È un tuffo nel passato per guardare al futuro con occhi diversi, con una consapevolezza nuova. Ecco cosa significa essere visionari: saper andare controcorrente, saper cogliere il valore di ciò che sembra superato, perché è proprio lì che si nasconde l’essenza autentica delle cose.

Caro Enzo, grazie per averci ricordato che il futuro non è fatto solo di pixel, ma anche di pagine che profumano di sogni. Grazie per aver dato corpo a un’idea che scalda il cuore e nutre la mente e per essere, ancora una volta, un precursore: pure il mio sogno è quello di poter fare una edizione cartacea de ilcentuplo, accorrete numerosi, oh finanziatori! 🙂

Questo trimestrale è una finestra su un mondo diverso, dove il tempo non si misura in notifiche, ma in parole che restano ed è un segno di Speranza, permettetemi di dirlo, che si colloca nel solco di questo Giubileo.

E a tutti voi, cari lettori, dico: sfogliate, leggete, custodite. Ogni pagina è un frammento di eternità.

per chi lo desidera può richiederne copia via mail a redazione@inliberta.it

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