A Matteo tutti lo guardavano ma nessuno lo vedeva veramente

Matteo era uno con un sacco di aggettivi addosso.

Traditore pubblicano esattore. Fetente peccatore disgraziato. E però.

Si portava dentro un segreto inconfessabile, e questo nessuno lo sapeva.

A Matteo tutti lo guardavano, ma nessuno lo vedeva veramente.

Come quando noi pensiamo di sapere tutto di una persona, perché la incontriamo ogni giorno al bar al lavoro a scuola, ma in realtà non abbiamo capito nulla. Non sappiamo nulla di quanto dovremmo sapere.

Perché Matteo non lo può dire, vive facendo finta di essere figo, ma in realtà è un disperato. Uno che sotto sotto si fa schifo. Vive la solitudine nera, in mezzo al suo popolo che lo disprezza, a servizio dei romani che lo usano per far soldi ma non gli vogliono bene affatto.

A Matteo nessuno vuole bene sul serio.

Allora potrebbe tornare a fare la persona per bene, chiedere scusa, pentirsi. Eppure non riesce a uscire dalla fogna in cui s’è cacciato. Perché è un essere umano, che s’è messo nei casini più grossi di lui. Come capita a noi, a volte.

Matteo è uno che vive incastrato in una vita disperata che nessuno conosce, e va avanti, tra i pregiudizi, senza che nessuno lo veda davvero.

Ecco perché quando arriva Lui, che guardandolo lo vede tutto per intero, a Matteo piglia un colpo. Salta su proprio. Non ci può credere. In quello sguardo Lui vede nelle sue solitudini e scempiaggini.

Eppure lo perdona.

Eppure lo chiama.

Eppure lo ama.

Solo questo è lo sguardo che salva.

Gli sguardi della gente che guarda per morbosità, per decidere quanti soldi ha rubato, per giudicare senza sapere, lasciano il tempo che trovano.

Abbiamo fatto duemila anni di progressi, eppure stiamo sempre là. Incapaci di vedere quello che conta davvero nel fratello che commette atti immondi. Pronti al giudizio senza farci le domande giuste.

Come se fossimo tanto diversi da Matteo. Eppure Matteo è uno di noi.

E come noi, ha bisogno dell’unico sguardo che salva.

Chi si sente diverso da Matteo, quando Lui passa non salta su.

E quello è davvero un gran peccato.

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