cultura

Apologia del diario cartaceo

Alla luce della recente circolare ministeriale emanata pochi giorni fa, nel prossimo anno scolastico tornerà in auge l’utilizzo del diario cartaceo, che negli ultimi anni era diventato un accessorio presso che inutilizzato da moltissimi studenti. Penso a me studente e ricordo quanta vita ci fosse sulle pagine del mio diario scolastico, che non era solo “l’agenda dei compiti” ma che rappresentava anche uno strumento in cui narrarsi, raccogliere tracce e immagini di tutto ciò che ci appassionava. Oggi, guardando i diari dei nostri figli ci accorgiamo che sono, per lo più, quaderni intonsi dove nulla viene segnato e nulla accade. Lavorando con molti genitori mi sono reso conto che la presenza dei compiti da svolgere a casa sul registro elettronico e non sul diario cartaceo portava a due fenomeni ricorrenti: enormi perdite di tempo, ogni pomeriggio, nelle chat di classe per capire come fare ciò che i docenti avevano segnato sul registro elettronico senza fornirne spiegazioni agli studenti stessi. Inoltre, molti genitori di preadolescenti che avrebbero voluto attendere la fine della scuola media prima di dare uno smartphone personale al proprio figlio o figlia, si sono trovati obbligati ad anticipare tale consegna proprio perché il figlio dichiarava “Se non ho lo smartphone, come posso studiare e fare i compiti?”.

Questo, implicitamente, ha generato un corto circuito di cui la gran parte di noi è diventato, prima o poi, più che consapevole: per permettere ad un figlio di studiare e di apprendere ci siamo trovati costretti a dotarlo dello strumento che tutte le ricerche degli ultimi 15 anni definiscono come il principale fattore di rischio, in grado di usurarne e deteriorarne il potenziale di apprendimento. Sono contento che, seppur lentamente, si stiano rivedendo molte cose e si stia facendo una più che necessaria inversione di rotta. Non va trascurato il fatto che la richiesta di avere scuole smartphone-free – presente nella medesima circolare ministeriale che ha previsto il ripristino obbligatorio dell’uso del diario cartaceo – richiama una regolamentazione che è già presente nelle nazioni che hanno i migliori sistemi scolastici, quali Norvegia, Svezia, Francia, Gran Bretagna, Finlandia. Se volete leggere l’articolo completo dedicato al diario cartaceo, che ho scritto per il sito di Famiglia Cristiana lo trovate al link associato a questo articolo. Se volete e potete, commentate e condividete.

Questo genere di dibattiti, ci aiuteranno a sviluppare nei prossimi anni migliori “allenamenti alla vita” per i nostri figli.

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