cultura

Da “tu mi fai arrabbiare” a “ho sentito rabbia”.


Molti anni, fa un giovane monaco chiese al suo maestro zen:
” Maestro, che cos’è l’illuminazione?
A cosa assomiglia?”
Il monaco rispose: “quando mangio, mangio, quando dormo, dormo.”

Parto proprio da questa frase quando parlo di addestramento mentale durante i corsi sulla risoluzione dei conflitti, “troppo semplice, ecco perché non ci riusciamo!” mi viene detto scherzando.
In poche parole, ecco svelato l’ostacolo: fatichiamo ad arrenderci alla semplicità della consapevolezza che chiede di stare in contatto con l’esperienza senza muri, narrazioni, maschere e lamentele.

Quando chiedo un feedback fenomenologico, ossia di descrivere la pura sensazione dell’esperienza che la mente e il corpo fanno in una determinata occasione, (cosa ho visto-cosa ho sentito in me -cosa ho pensato ) le risposte sono spesso delle interpretazioni dell’esperienza, dove il focus si sposta dall’interno, all’esterno sull’altra persona. Nei conflitti questo si traduce con “Tu mi hai fatto arrabbiare” anziché “ho sentito rabbia”, dimenticandoci che l’altra persona non è la causa della nostra rabbia, ma il suo comportamento è solo uno stimolo a quella rabbia che è già in noi.

Saper stare in una relazione, qualunque essa sia, consapevoli del proprio processo interno apre le porte alla pace e alla non violenza. Perchè questo accada e diventi un modo di essere, è necessario addestrare la mente alla consapevolezza di stare intenzionalmente e in modo non giudicante nel momento presente: portare cioè la mente esattamente dove si trova il corpo qui e ora, non là e allora.

Vivere con il pilota automatico che reagisce anziché agire ci fa perdere la bellezza, la tristezza, perdiamo la realtà, l’interezza della vita. Essere nel momento presente ci permette di capire dove siamo e dove stiamo andando.

Questa è la base di ogni percorso evolutivo e sarà anche la base da cui partiremo nel percorso di Relazione Consapevole nelle Organizzazioni, che condurrò con Marco Guzzini, MBA presso l’ Istituto Lama Tzong Khapa, ad ottobre.
Se vuoi sapere come riusciamo a portare la presenza mentale e la filosofia Buddhista nelle organizzazioni ti aspetto alla presentazione del 10 luglio per raccontarti meglio.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *