Storie di vita quotidiana
Ieri dalla pediatra, per la prima volta quella più sfatta tra le due era lei.
Alla fine davanti al mio sguardo complice s’è permessa un mezzo sfogo sulle cose che le sfrangiano l’anima. E ho pensato vedi quanta gente che fa lavori grossi, con passione, senza rifiatare, senza mezzo grazie. E allora gliel’ho detto io, ma grazie davvero, di cuore, di occhi, di tutto, e l’ho vista finalmente sorridere.
Nostro figlio, mentre entravamo in farmacia fa: “mamma scansati”: m’ha evitato di pestare una cacca di cane perché lui guarda tutto sopra sotto a destra e sinistra, occhio di lince lo chiamiamo.
Al banco della farmacia un’anziana aveva una carrettata di medicine da ritirare, ma avesse azzeccato mezzo nome, eutirox era eurotox, la cardioaspirina era carciofirina, così via. Da sopra la sua spalla con la farmacista ci lanciavamo occhiate d’intesa e non s’è scoppiato a ridere per poco.
Poi che fai, stai col bimbo, non te la vuoi prendere la pizzetta rossa? Quella è istituzione secolare, per tornare bambina appresso a lui come quando uscivo con la nonna. Siamo entrati in panetteria, il paradiso deve avere quel profumo là, amido e zucchero caldo, altro che chanel. C’era il nonno del suo compagnuccio, due chiacchiere con lui, due con la fornaia.
Un bimbo uscendo ha salutato augurando buon lavoro, in panetteria s’è alzata un’ode collettiva, pure alti un metro e una mela i gentiluomini sono sempre tanta roba.
Fuori c’era un sole di maggio che apre i pori, mamma ti sei abbronzata dice nostro figlio, mi sono vista a una vetrina del bar, tieni ragione.
Poi ha indicato un murales, ce ne sono tanti nel nostro paese, giganti, questo ritrae una specie di Dalí addormentato con un pigiama a righe. Esce fuori che nostro figlio da grande vuole fare l’astronauta o il pittore di murales, o un’onesta via di mezzo.
La realtà, questa cosa preziosa senza fronzoli né ipocrisie, nascosta a mazzi per le vie di un paese qualunque.
Il sole è caldo, il pane profuma, la signora anziana non azzecca i farmaci, i cani fanno cacche per strada, la gentilezza è un balsamo per l’anima.
La realtà, Dio mio che dono prezioso la realtà.