Ascensione: Gesù si toglie dalla nostra presenza visibile
Gesù ascese, togliendosi dalla nostra presenza visibile. Ascendere in cielo non vuol dire che in cielo c’è uno spazio, ma è da intendere come un altro modo di esistere, un’altra dimensione, una realtà diversa. Noi usiamo questa parola poiché il cielo ci ricorda Dio.
Le “dimensioni” sono mondi di esistenze diverse. C’è il mondo dell’uomo, essere materiale e spirituale. Quando l’uomo muore lascia il mondo misto materia/spirito ed entra nel mondo dello spirito. C’è poi la dimensione del corpo risorto unito al suo spirito: è il mondo di Gesù, cioè il suo corpo risorto ha le qualità dello spirito, tant’è vero che appariva a porte chiuse però con il suo vero corpo, unito a lui nello stato di Risorto.
La messa rende presente Gesù nel suo stato sacrificale sulla croce e nel suo stato di risorto e asceso al cielo. Facciamo fatica a capire, ma quello che è importante è che Gesù, nel momento della consacrazione, è realmente presente tra di noi nella sua persona, nel suo sacrificio d’amore. E il suo essere sacrificato, risorto e asceso al cielo, immette dentro di me quello che in quel giorno devo avere, per cui vengo nutrito da lui: o comunione santa, vera comunione!
don Oreste Benzi