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Il (nuovo) Vialetto dei Poeti: la ribellione gentile dei ragazzi della Pineta Sacchetti

Guerrilla poetry! Questa mattina armati di poesie, fil di ferro e pinze, 20 ragazzini delle medie hanno decorato a sorpresa l’ingresso della Casa del parco, la biblioteca della Pineta Sacchetti che da luglio 2024 è chiusa per inventario. La richiesta dei “giovani ribelli” è chiara: ridateci la biblioteca!

All’interno del Casino del Giannotto, palazzetto cinquecentesco, restaurato nel 2006 proprio per ospitarla, la Casa del Parco è stata per anni l’unico centro socioculturale della zona, trasformandosi a seconda delle occasioni in teatro, ludoteca, cinema, sala convegni, galleria d’arte e quant’altro. Il suo giardino e le sue sale hanno visto giocare bambini, studiare universitari e chiacchierare vecchietti, in situazioni di socialità gratuita ormai rare nelle nostre città senza più piazze.

La poesia come atto di protesta.

I 20 piccoli artisti hanno preso con grande serietà il loro compito, infervorati dal brano di Brunori sas “Il costume da torero”, in cui con una semplicità disarmante si dice ciò che ognuno di noi dovrebbe ripetersi come un monito: “Non sarò mai abbastanza cinico da smettere di credere che il mondo possa essere migliore di com’è. Ma non sarò neanche tanto stupido da credere che il mondo possa crescere se non parto da me”.

Ovviamente, consapevoli che l’arte di strada è destinata a deperire, i nostri street artist hanno già preso l’impegno per quanto possibile di manutenere il loro Vialetto dei poeti, detto Nuovo in ricordo di un esperimento simile realizzato nello stesso luogo qualche anno fa da un cavaliere anonimo a uso e diletto della comunità.

Chissà che questa ribellione gentile non porti a qualcosa!

(vai alla sezione POESIA de Ilcentuplo)

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