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Nel mondo che scarta la vita, due poliziotti diventano angeli custodi di un bambino

Nel 2024, sono circa 45 milioni i bambini abortiti nel mondo – vite innocenti spezzate, rendendo l’aborto la principale causa di morte a livello globale.

Papa Francesco, lo scorso 3 febbraio, nel suo discorso ai leader mondiali sui diritti dei bambini, ha affermato:
«Nella cultura dello scarto e del profitto, in cui tutto si compra e si vende senza rispetto né cura per la vita – soprattutto quella più piccola e indifesa – l’uomo si crede onnipotente. La vita nascente viene sacrificata attraverso la pratica omicida dell’aborto, che sopprime l’esistenza dei bambini e recide la fonte della speranza per l’intera società.»

Può sembrare paradossale, ma proprio in mezzo a questo buio, a questa devastazione, la speranza riesce a farsi strada, umilmente e silenziosamente. Come dimostra questa storia, raccontata sulla pagina Facebook di Agente Lisa (Agente Lisa è il profilo friendly della Polizia di Stato).

«Lo scorso 9 gennaio a Firenze, una ragazza incinta di nove mesi rimase bloccata nel traffico a causa di un incidente tra la tramvia e un’auto. Proprio in quel momento, le si ruppero le acque. Disperata, chiamò il numero di emergenza della Polizia.
Arrivarono due agenti, Umberto e Gianluca. Uno si mise al volante dell’auto della futura mamma, mentre l’altro, in volante, fece da apripista per raggiungere in fretta l’ospedale Careggi. E così, è nato il piccolo Daniele, grazie anche ai suoi “nuovi zii”, Umberto e Gianluca.»

Un piccolo gesto d’amore può coprire tanta iniquità.

Buona vita, piccolo Daniele!

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