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Ben tornata Primavera… non solo di Botticelli

Oggi è il primo giorno di Primavera.

Celebriamola guardando il capolavoro di Sandro Botticelli che si trova nella Galleria degli Uffizi di Firenze.

Il dipinto va letto alla araba.

Da destra verso sinistra:

1️⃣A destra Zefiro, il vento primaverile, prende con la forza la Ninfa Clori. Le due figure rappresentano l’Amore carnale.

2️⃣ Dalla loro unione nasce la Primavera e Clori diventa Flora, che sparge fiori dal grembo nel suo abito fiorito.

3️⃣ Al centro troneggia Venere, la dea dell’amore e della bellezza, Rappresenta la Fertilità ed è la mediatrice tra il mondo materiale e quello divino.

4️⃣ In alto sopra Venere c’è suo figlio Cupido che bendato scocca una freccia d’amore verso una delle tre Grazie.

5️⃣ Infatti poi troviamo le Tre Grazie (evitiamo le battute) che danzano armoniosamente. Rappresentano l’Amore Spirituale, quello più puro ed elevato secondo i canoni neoplatonici.

6️⃣ Infine all’estremità sinistra c’è un Mercurio disinteressato che scaccia le nubi col caduceo, annunciando il ritorno della bella stagione.

7️⃣ La scena si svolge in un boschetto allegorico di Aranci, il frutto simbolo della Famiglia dei Medici, che commissionarono l’opera. Se osservata da vicino nei suoi dettagli, colpisce per la grande varietà delle specie vegetali raffigurate: ben 138.

Ora che l’Inverno del nostro scontento è finito torniamo a festeggiare l’eterna celebrazione della Rinascita con l’arte e la bellezza.

Buona Primavera a tutti!

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