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Paradiso andata e ritorno

Commercialista, sala d’attesa.
Vibrazione in tasca, messaggio: Lisa leggi la storia di questo bimbo nel link, falla conoscere.
Ok, penso, leggiamo.
A una certa, in sala d’attesa dal commercialista, piango. Frega niente, dirò che è allergia.
E penso che sì, Alberto bisogna farlo conoscere.

2023, Alberto ha sei anni.
Bimbo sensibile e buono, pianista per passione, vita tranquilla in quel di Pinerolo verso Torino. Finché comincia un dolore al collo che non passa.
Diagnosi: tumore.
Arrivano ricovero e intervento il giovedì santo del 2023. Il venerdì santo è in rianimazione.
Per i medici il bimbo non sopravviverà, se lo farà resterà menomato.
Ma Alberto si sveglia la domenica di Pasqua. Sta bene, in apparenza, sereno come sempre.
La diagnosi però spezza le ossa dei genitori. Glioma, quarto grado, speranze zero.
14 mesi dopo, giugno 2024, arriverà la paralisi completa.
Resteranno i movimenti del volto, sorridente sempre, e il canto. Perché Alberto sta male e canta.
Fino all’ultimo giorno, 24 settembre 2024, quando sale all’Altissimo a soli otto anni.

I suoi genitori erano cattolici non praticanti, non stavano dietro messe e robe dei preti.
Alberto non ha ricevuto indottrinamenti di nessun tipo.
Però nei mesi della malattia la loro fede rinasce, e intanto accadono cose sorprendenti, inspiegabili.

Il venerdì della settimana santa del 2024 in chiesa Alberto ha lo sguardo fisso e parla, sorride. Con chi parli?, chiedono i genitori. Con Gesù, dice, e aggiunge “papà ricordati, quando tutti diranno che è impossibile, allora sarà possibile”.
Dopo poche ore sta malissimo, gli danno 48 ore di vita.
Ma si riprende, i medici non si spiegano, per loro è impossibile.

Quando vede il papà piangere raccomanda “smetti di piangere, io sono felice”.

Al suo risveglio dal primo episodio di coma, racconta di essere stato in Paradiso. Avverte i genitori di stare tranquilli: qualche volta dovrà andarci ancora, ma tornerà. Avrà altri 4 episodi di coma.

Questi sono i piccoli che salvano noi caproni scellerati, eh.
Nelle storie trovate Alberto che canta e altre cose bellissime.

Grazie Elisa e Federico, per questo figlio gigante della fede. E sempre, grazie a Dio.

Leggi anche l’intervista al Padre

#AlbertoLerza

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