Il mazzo di chiavi di San Pietro che predice la fine dell’inverno
“L’inverno disse: tra poco me ne andrò.
E una primula gialla subito spuntò.
Allora il vecchio fico si mise a brontolare
“Questi giovani non sanno mai aspettare, non è il tuo turno,
Non c’è la primavera, sentirai che freddo questa sera!”.
La primula confusa, tutta si rannicchiò ma il vento quella sera nemmeno la sfiorò.
E il giorno dopo il piccolo prato era tutto di giallo colorato… “
B. Fo Garambois
Finite le stelle di Natale passiamo direttamente alla primavera 😅 eh! già le primule hanno fretta a colorare i nostri prati…con tutte le loro diverse varietà, forme e colori La classica primula, la obconica, fiore doppio, elodie e perola dallo stelo allungato.
Febbraio, febbraio è leggero e capriccioso.
Febbraio si distingue dagli altri mesi per la sua brevità e questo lo rende a suo modo insolito e inconsueto, febbraio è un mese di passaggio tra l’inverno e la primavera durante il quale sbocciano i primi fiori.
Febbraio è il tempo delle primule, questo febbraio poi è iniziato con la pioggia e così queste colorate piantine se ne stanno lì davanti all’orizzonte velato dalle nuvole in attesa di scaldarsi al sole.
Le primule sono da sempre simbolo di nuovi inizi: la natura si risveglia e la sua grazia fa capolino timidamente tra l’erba.
E trionfa e tutto ricomincia.
La Primula regala colore e dona un tocco di vivacità al freddo inverno. Il nome Primula ha origine dal latino primus, primo, in riferimento alla precoce fioritura della pianta che, con i suoi fiori colorati. Sono tra i primi fiori a sbocciare, annunciando l’arrivo della bella stagione con i loro colori vivi. Resistenti e facili da coltivare, decorano giardini, balconi e aiuole con tonalità che variano dal giallo al rosa, dal viola al bianco.
Le primule appartengono alla famiglia delle Primulaceae e ne esistono oltre 500 specie. La più comune è la Primula vulgaris, che cresce spontaneamente nei prati e nei boschi europei. Sono piante perenni che prediligono zone fresche e semi-ombreggiate, con terreno umido e ben drenato.
Secondo una leggenda, la nascita della primula è dovuta a San Pietro che, facendo cadere le chiavi del Paradiso in una zona dell’Europa settentrionale, fece nascere questo fiore, che in alcune zone dell’Inghilterra è ancora chiamato “bunch of keys”, mazzo di chiavi.
La primula risulta anche una pianta officinale, la prima ad occuparsene è stata la badessa Ildegarda di Bingen intorno al 1100, che suggeriva di usarla contro i raffreddori e per calmare gli stati d’ansia; consigliata anche dal Mattioli nel XVI secolo per l’insufficienza cardiaca.
Debbo andare a cercare gocce di rugiada.
E appendere una perla all’orecchio di ogni primula.
William Shakespeare
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