cultura

Renato Pozzetto: la famiglia è il pilastro della mia esistenza

ERA IL MIO TUTTO – Ci sono perdite a cui non ci abitua mai e Renato Pozzetto ha spesso parlato con profonda tenerezza e malinconia del legame con sua moglie, Brunella Gubler, scomparsa a 69 anni il 21 dicembre 2009 dopo oltre quarant’anni di matrimonio. In diverse interviste, Pozzetto ha ricordato il loro amore come qualcosa di unico, una storia che non è mai stata scalfita dalle difficoltà della vita e del lavoro.

“Era il mio tutto,” ha raccontato. Brunella era per lui un punto di riferimento imprescindibile, il legame con la quotidianità e con un senso di normalità che lo riportava a terra, lontano dal caos del mondo dello spettacolo. La loro unione iniziò quando erano giovanissimi, condividendo sogni e progetti fin dai primi passi della carriera di Renato. Così racconta nel 2019:

“Ho avuto la fortuna di essere stato sempre innamorato di mia moglie Brunella che ho perso 10 anni fa pochi giorni prima di Natale. Ci siamo conosciuti da ragazzini sul lago Maggiore ed è stata una compagna fantastica, estranea al mondo dello spettacolo.

È stata la persona della quale mi sono innamorato ed è stato un amore lungo una intera vita. Ha allevato i nostri figli, Giacomo e Francesca, dedicando pazienza e speranza anche a me. Dotata di senso dell’umorismo, rideva mentre provavamo i nostri testi, a casa. Penso a lei in continuazione. E talvolta penso che avrei potuto fare meglio, darle di più.

Ho avuto la fortuna di avere una bella famiglia, i miei figli abitano nel mio palazzo, sono bravi, sono contenti, hanno bellissimi figli. Ci vediamo tutti i giorni.”

La famiglia è il pilastro della mia esistenza, mi piace stare con chi amo.”

Questi ricordi di amore e di nostalgia rivelano l’uomo dietro al comico: una figura sensibile, che non ha mai smesso di credere nei valori autentici della vita, incarnati per lui dalla moglie. La loro storia è un esempio di legame profondo, quello che resiste al tempo, anche quando una parte della coppia non c’è più.

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