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Mamma ho perso la Fede

Per i millenials Mamma ho perso l’aereo sta tra i pilastri dell’infanzia subito dopo le gingomme brooklyn avvolte nella carta una a una.

È la storia di Kevin, bimbetto americano di 8 anni con la casa inzeppata di parenti.

La comitiva festeggerà il Natale tutti insieme disorganizzatamente a Parigi, intanto lui è il piccoletto bullizzato allegramente dalla famiglia e sta cosa gli fa girare molto le boxes etc.

Manco a dirlo viene mandato in punizione in soffitta a dormire.

Dove resta il mattino dopo, dimenticato da madre padre fratelli che corrono a prendere l’aereo per Paris perché si sono svegliati in ritardo. Ma erano tempi in cui non esisteva la sveglia al cellulare e manco il cellulare o gli assistenti sociali.

Quindi i genitori dimenticano il figlio.

Che dopo i primi otto minuti di sbigottimento festeggia la libertà compiendo atti imperdibili tipo zompare sul letto lanciarsi con lo slittino giù per le scale e amenità simili.

Finché arriva la notte, arriva che si sente solo, che ha paura di dover affrontare il nemico (l’ignoto in generale, e nel particolare due ladri disagiati con l’ingegno di Paolino Paperino) senza un padre e una madre a proteggerlo.

Ma intanto la madre di Kevin (ora che sono madre disadattata un tanto al chilo, ho smesso di darle della scema irripetibile) si sta sbattendo per tornare a casa da suo figlio, con un senso di colpa addosso grande come una capanna, disposta pure a viaggiare con la banda della polka del midwest pur di raggiungerlo.

Oggi rivedendo questo film ho pianto sul finale. All’abbraccio mamma figlio.

Ho la soglia emotiva ai minimi, se rivedo tipo The Passion mi piglia un infarto.

Ma in realtà ho pianto pensando che siamo tutti dei piccoli Kevin, ingrifati alla conquista della libertà. Convinti di dovercela cavare da soli, abbiamo perso la fede.

Poi sul finale scopriamo che no, non eravamo stati abbandonati e sì, c’è Qualcuno che si sbatte dall’eternità per tornare da noi. O perché noi possiamo tornare da Lei.

Se un’indecorosa madre come me o quella di Kevin è disposta a tutto per i figli, cosa sarà disposta a fare per noi una Madre Immacolata?

A sapere quanto ci ama c’è da piangere sul serio, di gioia.

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