chiesasolo cose belle

La forza della Fede

Abito in un piccolo paesino di un entroterra di provincia, in una zona cosiddetta “ disagiata” con poco lavoro, scarsità di infrastrutture, molti anziani e ad alto rischio di spopolamento. In questa zona negli ultimi anni il numero di suicidi aveva raggiunto livelli preoccupanti, al punto che mi stavo davvero convincendo che ci fosse una sorta di “maledizione “ o che da qualche parte esistesse una qualche setta che stesse istigando o portando in qualche maniera al suicidio.

Un paio di anni fa, il vescovo ha rimescolato i parroci e nel nostro paesino, che geograficamente è situato più o meno al centro della valle, sono arrivati due nuovi sacerdoti.

Entrambi si sono subito detti disponibili per confessioni o colloqui tutti i giorni praticamente a qualunque ora del giorno e soprattutto uno dei due passa intere ore e intere giornate inginocchiato davanti al Santissimo.

Ore e ore e ore inginocchiato davanti a Dio in adorazione. Se si entra per caso in chiesa in un orario qualunque in un giorno qualunque due volte su tre lo si trova lì inginocchiato a pregare. E durante queste adorazioni registra la sua preghiera del cuore o piccole meditazioni e le invia per whatsapp a centinaia di suoi contatti . Una volta durante un’omelia ha raccontato che uno di questi messaggi è arrivato a un ragazzo che l’ha subito cercato per chiedergli aiuto e conforto dicendo che stava cercando da ore il coraggio di buttarsi da un dirupo ( qua tristemente famoso proprio per il numero di persone che si sono buttate da lì per farla finita).

Questo sacerdote, non si sa come, riesce sempre a farsi presente quando hai bisogno di conforto, di aiuto o di una iniezione di Spirito Santo.

Quando invoca lo Spirito Santo su di me io Lo sento scendere sul mio capo fisicamente. Credo conosca, se non la Bibbia, ma almeno l’intero Vangelo a memoria, con tanto di numero di capitoli e versetti.

Ecco, da quando questo sacerdote consuma le sue ginocchia davanti al Santissimo in questa parrocchia, non c’è più stato un solo caso di suicidio nella zona.

Apparentemente non fa nulla: non ha creato lavoro, non ha sistemato la strada di cui abbiamo disperatamente bisogno, non ha ripopolato la valle, apparentemente ha solo “perso tempo” a pregare invece di, che ne so,  organizzare incontri, o fare qualsiasi tipo di iniziativa concreta. No,  ha pregato e adorato e ancora pregato per noi parrocchiani, per chi soffre, per gli anziani, per chiunque, ha messo a disposizione le sue spalle per chiunque avesse bisogno di piangere  e ha profuso Spirito Santo in quantità industriali a chiunque gli capitasse a tiro.

E i suicidi si sono azzerati.

Questa zona ha bisogno di tante cose, lavoro, giovani, infrastrutture, ma soprattutto aveva bisogno di Speranza. Questo sacerdote innamorato di Dio, tutto solo davanti al Tabernacolo, è riuscito a donarcela.

Don Rousbell ( così si chiama) è una vera testimonianza della potenza della Fede e della forza della preghiera.

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