Camminare sempre, anche filosoficamente, anche da fermi
Ho letto con molto piacere, ritrovandomi totalmente in alcune parti, il libro “Camminare, sempre! Piccolo manuale di filosofia del camminato per aspiranti camminatori-filosofi” di Giuseppe Genovese, edizioni Graus.
Mi ha incuriosito il titolo, ovviamente, perché anche io sono della idea che, se si ha quella mezz’ora al giorno, una bella camminata non fa male sia alla salute, soprattutto, sia alla conoscenza, alla cultura perché ci può far conoscere luoghi che non sapevamo. Ad esempio anche io, da quando faccio il commerciale per il Centro Italia, quando mi trovo in zone nuove che non conosco, verso l’ora di pranzo cerco di non chiudermi in un ristorante ma di fare conoscenza del posto in cui mi trovo passeggiando per le vie del paese in cerca di quel qualcosa di bello che ogni piccola cittadina italiana racchiude…
Insieme a questo magari lascio libera la mente per i bei pensieri o ci aggiungo la recita di un Rosario.
Il libro di Genovese porta all’estremo, e vorrei dire con piacere, al compimento questo atteggiamento mettendolo per iscritto in un libretto agile, leggero, proprio da viaggio sotto forma di manuale appunto perché ivi vengono anche date indicazioni sull’abbigliamento e sullo zaino per gli aspiranti camminatori filosofi seriali.
Tutto molto bello e consigliato.
Inoltre ho letto volentieri questo libro da un letto di ospedale quindi non potendo, momentaneamente camminare se non con la mente: attività ben consigliata dal Genovese.
Ultimo appunto è uno dei grandi insegnamenti del testo che mi ha fatto tornare in mente le frase di Lao Tse: “Per raggiungere la conoscenza aggiungi qualcosa ogni giorno. Per conquistare la saggezza togli qualcosa ogni giorno“.
Insegnamento che vi servirà per il cammino di oggi e per quello della vita.
Buona lettura