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“Super”: un concentrato di risate e super poteri quotidiani

Ieri sera ho portato i miei acciacchi di oltre cinquantenne a vedere “Super,” di Alessandra Merico e regia di Luigi Russo, al Teatro 7 in Roma e sono uscito piegato questa volta dal ridere e non dai super dolori dell’età e quindi consiglio a tutti di approfittarne di questi ultimi giorni di repliche, fino a Domenica 27 ottobre.

“Super” è la storia di un gruppo di ex-supereroi molto diversi tra di loro; vecchie glorie della Marvel, che non ce l’hanno fatta a consolidare il loro posto nel jet set. A dare una svolta alle loro vite sarà l’incontro con Superchic, un’eroina moderna con poteri inutili, diventata influencer sui social. I due mondi si incontrano e si scontrano in una sequenza di scene esilaranti in cui il “vecchio mondo” si trova a scontrarsi con il “nuovo mondo”.

Durante il Covid con la nostra famiglia io e mia moglie ci siamo visti tutti i film dei super eroi Marvel (forse anche due volte) quindi eravamo preparatissimi per questo incontro con alcuni super pensionati ma non sapevamo che avremmo conosciuto un gruppo di quattro vecchie glorie, per la precisione Big Mind (Gianni Ferreri), Fast Man (Giuseppe Cantore), Strong Man (Enzo Casertano), Electric Girl (Beatrice Fazi), trasferitisi a Napoli per svernare e capaci quindi di farci vivere momenti di vera ilarità assieme a riflessioni odierne sui tempi moderni.

La quinta eroina difatti, Super Chic (Alessandra Merico), nasce proprio nei nostri tempi, dai social, da titk tok e si incontra (e scontra) con gli anziani della Marvel proprio come facciamo noi ogni giorno con i nostri figli.

Tutto bello, molto originale e molto divertente con gli attori spesso talmente coinvolti da non riuscire a trattenere le risate e questo, secondo me, è uno degli aspetti più belli del teatro, quando la recita è un tutt’uno col recitato.

Ascoltando a fine dello spettacolo Beatrice Fazi che ci raccontava della sua giornata iniziata con la Laurea di una figlia, la gestione, non solo emotiva, dell’evento e del pranzo seguente e poi la “corsa” in teatro, riflettevo sul fatto che questo “Super” ci insegna che i Super Eroi sono davvero in mezzo a noi (“per questo da oggi ci sentiamo più potetti” ci ha detto andando via Enzo Casertano) e sono anzitutto le nostre mamme e i nostri papà, di quella mezza età, con i primi seri acciacchi che però reggono e salvano il mondo: quello davanti dei loro anziani genitori e quello dietro dei figli che si stanno facendo largo nella vita.

Grazie a questi Super eroi quotidiani davvero anche io mi sento più protetto.

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