L’impegno dei giovani al servizio degli altri
Avvio delle attività di Responsabilità Sociale dell’Università Europea di Roma per l’anno accademico 2024/25
All’Università Europea di Roma ricominciano le attività di Responsabilità Sociale degli studenti, nell’ambito delle iniziative del Centro di Formazione Integrale dello stesso ateneo.
Questa università ha tra i suoi obiettivi principali una formazione che consenta non solo l’acquisizione di competenze professionali, ma che orienti i giovani ad una crescita personale e ad uno spirito di solidarietà e di cultura dell’incontro.
Per questa ragione gli studenti sono chiamati a partecipare per un anno ad attività di Responsabilità Sociale, come occasione per mettere i propri talenti e le proprie competenze al servizio degli altri.
Nello scorso anno accademico, oltre 300 studenti hanno svolto 15.000 ore totali di attività presso 30 enti del territorio convenzionati con l’Università Europea di Roma.
Fra le attività che si sono svolte: supporto a persone senza fissa dimora o in condizioni di disagio, assistenza a disabili e minori, raccolte di farmaci e di alimenti, sostegno a persone anziane o malate, tutela dell’ambiente, giornate di donazione di sangue.
“L’esperienza che cambia veramente la vita delle persone è quella del dialogo e dell’incontro con l’altro”, spiega Padre Enrico Trono, Direttore del Centro di Formazione Integrale dell’università.
“Con queste attività, gli studenti hanno la possibilità di mettersi in gioco su un piano umano e relazionale, di aprirsi all’altro e di crescere nella sensibilità e consapevolezza dei bisogni concreti della società. Per molti di loro è un’esperienza nuova, una vera sfida personale che consente di uscire da sé stessi e di crescere non solo come professionisti ma anche come persone attente all’altro. Alla fine dell’anno i giovani sperimentano sempre un’autentica maturazione umana oltre a gioia e arricchimento interiore, perché l’autentica felicità sta nel sapersi donare agli altri e nel condividere insieme il percorso della vita”.
Carlo Climati