famigliasolo cose belle

Ragazzi, siete fatti per cose grandi!

S’è seminato vento, è arrivata la tempesta. Capita.

Sti ragazzi si impanicano all’idea di crescere.

D’altronde, siamo noi over i primi a non volerlo fare. A eternarci gli zigomi, rassodarci i glutei, combattendo la menopausa a colpi di zumba fitness. Che non teniamo tempo da perdere, che i cinquant’anni sono i nuovi trenta e i settant’anni sono i nuovi quaranta e per carità sì i nipotini belli però la tata fattela.

Le ragazze si impanicano all’idea della maternità, eh già. D’altronde se allatti t’afflosci la tetta e non assomiglierai mai alla tizia quella che il corpo nudo è un manifesto del libero pensiero però solo se sodo.

E i figli poi ti tolgono la libertà. Sono caos imprevedibile, deconcentrano proprio. E non va bene. Perché bisogna stare concentrati, a pensare ai propri bisogni, ai propri progetti. La laurea l’erasmus la vacanza a Malta. E basta. Sennò affondi.

Perché tu vali se consumi. Cosmetici vestiario cibo occasioni. Devi consumare e riempirti i vuoti, così mentre resti a galla a pelo d’acqua ti autoconvinci di essere dannatamente felice.

Però abbiamo detto che rispedire indietro un figlio va bene. Sì questo è ok.

In ospedale però, non a casaccio che manco i cani.

Una cosa pulita deve essere, e che cavolo. Strutturata, clinicizzata. Alla luce della lampada scialitica, su un lettino asettico, senza nessuno che ti dia una possibilità di riflettere un attimo in più sull’enormità di quella scelta. Perché devi scegliere. Da sola però, è meglio, senza interferenze.

Sola, sola, oh. Come la canzone.

Eppure nessuno lo dice che dal momento in cui aspetti un figlio, non sei più sola sola. Oh. E non essere più soli, mai più, è bellissimo.

Vertiginoso, ma bellissimo. Nessuno lo dice ai ragazzi. Festa e samba sì, la vita vera no, quella mai sia.

Abbiamo seminato il vento della disperazione. E adesso ohibò è arrivata la tempesta. Ma ragazzi. Nessuno ve lo dice. E allora ve lo dico io.

Voi siete meglio.

Siete meglio di quello che vi raccontiamo per farvi diventare fruitori infelici di roba.

Voi siete fatti per desideri grandi, che non si comprano. Vivete, cazzarola. Abbiate paura. Soffrite. E poi riprendete fiato. Ma volate alto.

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