L’importanza del limite in età evolutiva
In questi giorni, dopo aver lanciato con Daniele Novara la petizione per la regolamentazione per legge relativa a smartphone e social nella vita dei minori, ho letto molte interviste di specialisti e genitori che sono assolutamente contrari a questa proposta. Molte le valutazioni addotte, la più frequente è che il divieto non è utile in età evolutiva. Il divieto rappresenta la norma che definisce il limite.
Da tutte le parti si legge che l’età evolutiva ha bisogno di confrontarsi con il concetto di limite. Se c’è un limite, superarlo significa trasgredire. Trasgredire è un’azione tipica dell’età evolutiva. E’ un passaggio necessario per crescere. Ma la trasgressione si autolimita, laddove esiste il limite. Se il limite non c’è, quello che ne consegue è la normalizzazione di comportamenti che, non percependo il senso del limite, vengono agiti senza alcuna limitazione e autoregolazione.
E’ questo il caso dei comportamenti online: non essendoci divieti che forniscono norme che definiscono il limite siamo arrivati alla normalizzazione di tutto, compresa la pornografia in preadolescenza e la connessione notturna alla scuola primaria. Compreso l’accompagnamento alla scuola dell’infanzia di bambini in età prescolare che rimangono tranquilli guardando lo schermo di un tablet.
La sanità pubblica, quando individua un problema di salute, ha a disposizione tre strategie: educative, ambientali e legislative. Gestire un problema di sanità pubblica necessita di interventi su tutte e tre le dimensioni. Ecco perché serve l’educazione digitale (interventi educativi), ecco perché serve la scuola smartphone-free (intervento ambientale), ecco perché serve il limite di età indicato dalla legge per comportamenti che mettono a rischio l’età evolutiva (Intervento legislativo).
In questo tempo così complesso, noi adulti abbiamo perso di vista la complessità del processo educativo. Lo spiego molto bene nel mio libro “Allenare alla vita” (Mondadori ed.). Se volete averne un assaggio, guardate la puntata di “Quante storie” andata in onda su Rai 3 lo scorso mese di giugno e disponibile al link associato a questo post. Se volete e potete condividete con altri genitori.