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Ferragosto: la festa con la Festeggiata

Così, per caso senza deciderlo.

Una festa dell’Assunta partita già scritta, a rincorrere pargoli, un po’ come sempre.

Un po’ sfatti, un po’ scapigliati, un po’ briciole fin nelle mutande.

Sudati, impanati di crema solare e zanzare, gambe in spalla e panini pure.

Alla ricerca dell’aria aperta, delle meraviglie del creato, provando a chiamare la felicità che hai visto mai tante volte magari risponde.

Tanta gente attorno, tutti in cerca della festa, della giornata buona per godersi tutta la vita che spetta.

Però lo senti, sotto sotto eh, lo senti.

Che manca qualcosa. Che una festa non è una vera festa senza la festeggiata.

E poi, a una certa qualcuno nel mucchio nomina Loreto.

Così de botto.

E si scombussola qualcosa sopra la milza, a sentire nominare certi posti. No non è il colon ma il cuore.

Allora mica lasci cadere a vuoto, oh.

Eh? Loreto dici? Ma sai che può essere un’idea.

Anzi una grande idea.

E così eccoci qua.

Scapigliati sudati spampinellati.

Loreto è sempre una buona idea, imprevedibilmente perfetta oggi proprio oggi.

Stavolta senza chiedere nulla, senza piantine in scala 1 a 100 con la pianificazione del miracolo che serve urgente.

Stravolta così.

Solo per fare festa col cielo, e con la sua Regina.

Che un giorno si è alzata, è partita.

Dopo aver detto sì.

È cominciato tutto così.

Comincia sempre tutto così.

Che spettacolo, Maria.

Grazie di esistere.

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