La Maddy ci insegna che a volte fermarsi a capire, quando non si capisce più nulla, è la migliore delle scelte possibili
Maria di Magdala.
Fedele, innamorata folle.
La Maddy che al mattino del primo giorno dopo il sabato, quando è ancora notte, s’avventura assieme alle altre donne.
Svelte, testa china ampolle strette al petto, donne sole quando in giro non c’è gente. Per profumare il corpo martoriato del Maestro, hanno comprato oli aromatici apposta.
Ma arrivate al sepolcro, sbadabam, l’imponderabile.
La pietra spostata, la tomba vuota, che accidenti è capitato? Chi è stato, per amor del cielo? Angoscia, stupore, smarrimento puro.
Tutte indietro allora, a scapicollo, ad avvisare gli altri, quegli omoni rinchiusi nel cenacolo a piangere un’assenza di cui non sanno dire.
Pietro e l’altro arrivano, vedono, e quindi se ne tornano indietro, non si raccapezzano, credere l’impossibile è troppo bello.
Ma la Maddy no. Lei è rimasta, non molla la presa col sepolcro. Là fuori, seduta, se la piange.
Non si raccapezza come gli altri uguale, eh, però non si dà per vinta. Finché non capisce, resta.
E a volte fermarsi a capire, quando non si capisce più nulla, è la migliore delle scelte possibili.
Perché Lui è lì.
Ma lei mica sa. Guarda a terra, piange, non distingue manco il giorno dalla notte.
Eppure Lui è lì!
Infatti, perché piangi, chi cerchi, le chiede.
E Maria nulla, non vede, non sente la voce che conosce.
Lo scambia per un altro, il giardiniere, il custode, boh. Non Lo trovo, me L’hanno tolto, mi manca, ditemi dov’è, si lamenta, soffre, è il dolore umano.
Ma Lui è lì! Ancora. Non si spazientisce, non ironizza, non alza gli occhi al cielo quando noi umani proprio non ce la possiamo fare.
Lui chiama. Teneramente.
Per nome. Semplicemente.
La svolta.
Lui chiama per nome.
È da quel momento la storia cambia.
Da quel momento comincia la corsa per annunciarLo a tutti.
Per nome, il nome che hai dalla nascita, ti chiama chi ti conosce.
Facciamoci amicizia.
Si può, è facile, basta stare fermi a volergli bene un po’, a cercarLo, a sentirne la mancanza.
Come dice bene Lui il nostro nome, nessuno mai. Come ci conosce Lui, nessuno mai.