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La bellezza salverà (ancora) il mondo e le Olimpiadi

Da fotografo, sportivo, runner, praticante di windsurf ed ex praticante di surf, sono rimasto abbastanza incantato e scioccato quando ho visto quella che potrebbe essere già considerata la foto più bella e iconica di questi Giochi Olimpici 2024.

La bruttezza di ciò che è stato l’avvio di questa edizione, con la sua oscena e grottesca cerimonia, continua ad essere compensata dalla bellezza di quello che stiamo vedendo man mano che le gare vanno avanti. In fondo continuo a credere non solo nel potere formativo ma anche in quello estetico dello sport e parafrasando la frase di Edwin Moses, campione olimpico dei 400 metri ostacoli, quando disse “L’atleta in corsa è una scultura in movimento”, ritengo che sia l’atleta in generale ad essere una scultura in movimento e che è un privilegio immortalarne le gesta. Da fotografo si cerca sempre il momento perfetto, da surfista l’onda perfetta ed ecco qui la perfetta fusione di due momenti perfetti.

Il surf è disciplina olimpica da Tokyo 2020 e la foto, scattata ieri dal fotografo Jerome Brouillet, ritrae il surfista brasiliano Gabriel Medina al termine dell’uscita da un’onda dopo la sessione di gare che in questo caso, non potendo fare surf nella Senna, si stanno tenendo nella Polinesia francese, a Teahupo’o, dove ci sono alcune delle onde più belle, pericolose e difficili del pianeta. Come ha scritto il Guardian: Medina “emerge da una sezione a spirale prima di librarsi in aria e apparentemente posarsi su una nuvola del Pacifico, indicando il cielo con una serenità biblica”.

Il fotografo ha scattato la foto mentre era a bordo di una barca lì vicino, catturando l’incredibile immagine con una tale accuratezza che all’inizio alcuni hanno creduto che fosse finta, ritoccata con Photoshop o fatta con l’intelligenza artificiale. Ma la foto è verificabile guardando il video della scena e Brouillet, esperto fotografo di surf, vedendo avvicinarsi una delle onde migliori della giornata si è tenuto pronto sapendo che Medina spesso festeggia così alla fine dell’onda. Al termine della sessione il surfista ha ricevuto infatti un punteggio 9,90, il più alto finora assegnato nelle gare di surf.

“Le condizioni erano perfette – racconta – le onde erano più alte di quanto ci aspettassimo. Medina era in fondo all’onda e non riuscivo a vederlo e poi è spuntato fuori e ho scattato quattro foto e una di queste era questa. Non è stato difficile scattare. Si trattava più che altro di anticipare il momento e dove Gabriel avrebbe dato il via all’onda.”

Con le immagini inviate automaticamente dalla fotocamera alla sua agenzia, la foto ha fatto il giro del mondo, la reazione è arrivata presto e lo stesso Brouillet ammette di esserne rimasto sorpreso: È molto bello, è uno scatto bello e piace a molte persone. Non è propriamente una fotografia di surf, quindi cattura l’attenzione di più persone”.

Per questo penso che boicottare le Olimpiadi non abbia molto senso. È stato giusto criticare ciò che hanno fatto e l’ho fatto anche io ma è anche importante trovare e ammirare la bellezza laddove si manifesta, come nel caso di questa foto che ha raggiunto e riempito l’anima di tantissime persone.

Perché sembrerà banale dirlo, ma la bellezza salverà ancora il mondo.

Ed io ci credo.

Foto di Jerome Brouillet / AFP

#sebastianoalicata

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