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A conclusione del XIX Capitolo Generale delle Suore Calasanziane, ecco la lettera della nuova Madre Generale

Carissime sorelle, stiamo terminando il nostro XIX Capitolo Generale. Abbiamo sicuramente nei nostri cuori tanti sentimenti, emozioni… forse tante domande e perché no, anche un po’ di paura… Proprio per questo vorrei proporvi di ritornare all’esperienza dei discepoli di Emmaus. Perché torneremo nelle nostre Oasi due a due conversando e discutendo su tutto ciò che è accaduto in questi ultimi giorni …

Questa situazione potrebbe far di noi nuovi discepoli di Emmaus! Ma, chi sono i discepoli di Emmaus? Dove loro vanno? Ancora oggi gli studiosi non sanno chi sono questi due discepoli, la loro identità e non sanno dove si trova il villaggio di Emmaus verso cui loro si dirigevano … Noi non sappiamo dove si siano fermati.. Questo è significativo, perché ci indica che questi due discepoli possono essere chiunque. Dunque, noi, ognuna di noi può essere uno dei discepoli di Emmaus… Come loro, non importa il luogo dove in questi giorni ci siamo fermate per vivere l’incontro con Gesù nel XIX Capitolo Generale. Come loro, ciò che importa in questo racconto è come si trovava il mio cuore prima e soprattutto come si trova il mio cuore uscendo da questo Emmaus delle nostre vite, cioè come si trova il mio cuore uscendo dal XIX Capitolo delle Suore Calasanziane. La domanda che possiamo fare allora è: come si trova il mio cuore… se il mio cuore è APERTO?

Noi siamo i discepoli di Emmaus se abbiamo fatto tre passaggi:

FARE MEMORIA – VEDERE IL SIGNORE – E APRIRE IL CUORE

FARE MEMORIA – Come abbiamo fatto memoria in questi giorni? Gesù, lo sappiamo, è sempre con noi. Era con noi prima di arrivare qui, ci ha accompagnato in questi giorni e ci accompagnerà quando usciremo di qui… Ma non sempre riusciamo a vederlo… non sempre riusciamo a riconoscerlo nelle nostre consorelle, nei nostri bambini e nelle persone che ogni giorno incontriamo. Eppure, Lui è li sempre, non ci lascia mai sole ma cammina con noi.

Per questo, proprio come i discepoli di Emmaus dobbiamo lasciare che Gesù si avvicini a ciascuna di noi li dove siamo e viviamo. Nella sua compagnia lasciare che Lui ci ricordi, ci faccia memoria della sua presenza nella nostra vita e nella vita della nostra comunità, della Congregazione. In questi ultimi giorni durante il nostro Capitolo Generale Lui sicuramente si è avvicinato a ognuna di noi. Forse siamo arrivate qui come i discepoli di Emmaus, con il cuore chiuso, pieno di dolori e di delusioni, con sentimenti che raffreddavano la nostra interiorità. Forse anche a noi Gesù ha detto in questi giorni: «stolti e lenti di cuore» … Una cosa è certa, in questi giorni Gesù si è avvicinato e ci ha fatto memoria. Gesù ha fatto memoria di come Lui ci ha chiamato e ci chiama ad essere Figlie povere di San Giuseppe Calasanzio nel mondo di oggi. Di come Lui sia stato presente ed è presente nella nostra vita, nelle nostre Oasi, di come ci ama e ci chiama.

VEDERE

Vedere il Signore è ciò che siamo riuscite a fare fermandoci in questo luogo. Anche a noi Gesù si è avvicinato nel cammino e si è fermato per Cenare e spezzare il pane. Gesù ci ha dimostrato il suo amore in questi giorni del capitolo. Così, come lo sconosciuto villaggio di Emmaus, non importa il luogo dove Gesù spezza il pane per noi: importa solo “aprire gli occhi e le orecchie per vederlo e riconoscerlo”. In questi giorni del capitolo tutte dobbiamo poter dire: abbiamo visto il Signore! Abbiamo riconosciuto Lui sempre presente nella nostra vita! Ora davvero possiamo riprendere la nostra missione come Calasanziane…

APRIRE IL CUORE

Dopo aver vissuto il XIX Capitolo Generale e aver lasciato che Gesù si avvicinasse a noi, ci aiutasse a fare memoria della sua presenza attraverso i giorni dedicati alla verifica, alla condivisione fraterna e nei momenti in cui abbiamo deciso le priorità per futuro… Dopo aver aperto gli occhi, visto il Signore e riconosciuto, noi, Suore Calasanziane, possiamo davvero ritornare nella Gerusalemme delle nostre case, delle nostre Oasi. Tuttavia, siamo noi i discepoli di Emmaus solo quando, tornando a casa, uscendo di qui, annunziamo quello che abbiamo ricordato e visto alle nostre consorelle, ai nostri bambini, ai laici, collaboratori vari, amici e tutti coloro che ci incontreranno, e lo annunceremo perché abbiamo il cuore aperto. Aperto alla speranza della nostra chiamata calasanziana, aperto alla gioia, aperto alle sfide, aperto alle nuove possibili Gerusalemme della nostra missione. Se davvero uscendo di qui, ci mettiamo il cuore in tutto ciò che faremo… e lo faremo con il cuore aperto con sincerità fino a sentirlo ardere… cuore davvero aperto allo Spirito e sulle orme dei nostri fondatori …allora, e solo allora, con il cuore aperto, saremo autentici discepoli di Emmaus, testimoni fedeli del Calasanzio, degne suore di Padre Zini e nuove madri Celestine che costruiscono il futuro della missione calasanziana.

Suor Marília Evangelista Lima – Madre Generale

Con la nuova Madre Generale, altre suore del consiglio nazionale e i laici calasanziani, parleremo del Carisma Calasanziano a Radio Mater nel programma “Solocosebelle”, martedì prossimo 23 luglio dalle 17.45 alle 18.45 in streaming su https://www.radiomater.org/it/streaming.htm

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