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Quanto costa un bacio alla moglie al Tour De France?

Sono sempre più convinto che ai vertici dei sistemi sportivi ci siano vecchi perbenisti assuefatti a rigide regole e regolette nonché a un finto moralismo che non fa per niente bene agli appasionati di sport.

Nella prima tappa a cronometro del Tour de France che si è svolta venerdì 5 luglio, il ciclista francese Julien Bernard, del team Lidl – Trek, avrebbe voluto godersi un momento di gioia con famiglia e tifosi, visto che la prova si svolgeva non lontanissimo da casa sua.

Nella salita verso Curley, Barnard è passato tra due ali di folla lungo la strada dipinta con le iniziali del suo nome e si è goduto il pubblico e i fan che lo acclamavano tendendo la mano a qualcuno di loro. In un secondo momento, poi, quando ha raggiunto il punto in cui era situata la sua famiglia, si è fermato per circa due secondi per abbracciare i suoi cari e tra le varie manifestazioni di affetto c’è stato anche un bacio con sua moglie e una carezza al figlio.

Il comportamento del corridore tuttavia non è stato ritenuto appropriato dalla solerte giuria dell’UCI (Unione ciclistica internazionale) che gli ha comminato una multa di 200 franchi svizzeri (poco più di 200 euro) per “comportamento sconveniente o inappropriato durante la gara e danno all’immagine dello sport“.

Tempestiva e ironica la risposta dello stesso Bernard sui social: «Scusa Uci per aver danneggiato l’immagine dello sport, ma sarei felice di pagare 200 franchi ogni giorno per vivere momenti come questi».

Questo episodio mi ha fatto inevitabilmente venire in mente quel passo del romanzo 1984 che dice: “Temono l’amore perché crea un mondo che non possono controllare”.

Grazie Julian per averci ricordato che ci sono cose più importanti dei protocolli sportivi e delle classifiche.

Sebastiano Alicata

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